Spesa dei fondi Ue, Sicilia in ritardo sul nuovo piano, e non ha ancora speso un miliardo del vecchio

Corina Cretu, commissario europeo per la Politica regionale, oggi in visita a Palermo, riconosce una notevole accelerazione per la spesa dei fondi Ue della programmazione 2007-2013, ma rileva – in un’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia- che «purtroppo il programma per la Sicilia 2014-2020 è stato presentato con un lungo ritardo, così i negoziati sono appena iniziati. Nel corso delle discussioni sul programma – aggiunge -, dobbiamo fare in modo che le strategie di specializzazione intelligente siano a posto. È uno strumento strategico».

Ieri Cretu ha tenuto un vertice  insieme con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il sottosegretario alla Presidenza, Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, quello della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il presidente della Campania, Stefano Caldoro,
sulla spesa dei fondi europei 2007-2013.  Rimane da spendere ancora circa il 40% delle risorse entro il 31 dicembre di quest’anno. «Sono stati raggiunti grandi successi – ha detto Cretu – negli ultimi anni. Le autorità italiane, per accelerare ulteriormente l’utilizzo dei fondi, hanno proposto quattro piani di azione: tre regionali ed uno nazionale. L’Italia non è sola, siamo qui per aiutare a raggiungere gli obiettivi
di crescita e occupazione». Corine Cretu ha, inoltre, sottolineato che non ci saranno proroghe rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2015, che alcuni Stati membri hanno chiesto, ma non l’Italia.  Sul rischio d’infiltrazione della criminalità organizzata e truffatori, Cretu ha aggiunto: «Siamo consapevoli dei problemi che si possono avere nell’utilizzo dei fondi e siamo molto attenti nel monitoraggio tramite gli organi europei, ma ci affidiamo molto, per i controlli, agli organismi nazionali». Il presidente della Regione, Crocetta, a sua volta, ha rilevato che lui, appena insediato, revocò 37 appalti per mancanza di certificazione antimafia: «Ho trovato la certificazione della spesa al 15%, adesso siamo al 60% e al 112% di impegnato».

Nella programmazione 2014-2020 l’Italia è il secondo paese beneficiario con quasi 33 miliardi di euro e di questa somma più di 22 miliardi sono destinati al Sud con l’obiettivo di eliminare il gap tra le regioni all’interno dell’Europa. Sono fiduciosa che questi progressi si tradurranno in risultati e in un effettivo cambio nella vita della gente. Il primo obiettivo dei programmi europei è il lavoro. Dal 2012 Campania e Sicilia hanno quadruplicato la spesa dei fondi europei.

Per chiudere l’investimento dei fondi europei assegnati alla Regione Sicilia fra il 2007 e il 2013, restano da spendere un miliardo e 895 milioni entro fine anno. Il budget iniziale era di 4 miliardi e 359 milioni e fino a ora sono stati spesi 2 miliardi e 464 milioni. Ciò che resterà nei cassetti il 31 dicembre, va restituito a Bruxelles.