Successo per "Sicilia en Primeur". Più di 600 vini in degustazione a Taormina

Si è svolto questo fine settimana a Taormina Sicilia en Primeur 2015, il più importante evento di promozione dell’enologia siciliana, organizzato da Assovini Sicilia. “Se siamo alla dodicesima edizione è perché i produttori credono nel lavoro di squadra di Assovini Sicilia, tanto che quest’anno si è raggiunto il record di 40 aziende presenti e settanta giornalisti provenienti da circa 20 Paesi esteri, con 300 vini in degustazione”, afferma il presidente di Assovini Sicilia Francesco Ferreri.
Accanto al presidente Ferreri, al convegno si sono alternati al tavolo dei relatori Antonio Rallo, presidente della Doc Sicilia, Alessio Planeta, direttore tecnico dell’azienda Planeta, Alberto Tasca d’Almerita, ad della Conte Tasca d’Almerita. In apertura dell’incontro, accanto ai relatori ed alle autorità, è intervenuto anche Dario Cartabellotta, che ha spiegato il ruolo ed il programma di quest’isola ad Expo 2015. La Sicilia, scelta come capofila del cluster Mediterraneo, farà conoscere tutte le peculiarità che la rendono unica, dall’Unesco al calendario delle vendemmie che dura dal 20 luglio con la raccolta del Moscato alla metà di novembre sull’Etna. Durante l’Expo, tutti i giorni, si terranno una serie di appuntamenti dedicati ai visitatori: lezioni di educazione alimentare, scuole di cucina, illustrazioni del modello di cultura del mercato. A tutto questo si aggiungeranno gli “speakeasy”, sessioni di trenta minuti per far conoscere questo mondo. Il tutto si completerà con la via degli scrittori, che vedrà protagonista la cultura, da quella cinematografica di Giuseppe Tornatore a scrittori come Andrea Camilleri.
Al centro del convegno anche l’attenzione all’ambiente. Alberto Tasca d’Almerita ha infatti sottolineato l’impegno di Assovini Sicilia nel promuovere la sostenibilità. La viticoltura biologica in Sicilia rappresenta il 38% del totale nazionale.
Antonio Rallo ha tracciato un bilancio dei primi anni di attività della Doc Sicilia, nata con la finalità di migliorare ulteriormente il valore del vino siciliano, aumentando la percentuale di imbottigliato, che oggi rappresenta, con 24 milioni di bottiglie, il 10% di un potenziale di 200 milioni di bottiglie con un patrimonio viticolo di 104.000 ettari. Importante l’evoluzione registrata in questi anni: da 26 vini certificati all’introduzione della Doc nel 2012 a oltre 212.000 certificazioni.