Sviluppo, riforme, formazione: Crocetta rilancia con le riforme "Sblocca Sicilia"

Si è tenuto ieri alla Presidenza della Regione il vertice di maggioranza tra le forze che governano la Sicilia.  Il presidente Rosario Crocetta ha incontrato gli alleati, sulla base di un documento che individua tre obiettivi: il rilancio della coesione sociale, le politiche di sviluppo, la coesione politica governo-partiti-Parlamento.

Crocetta, si legge in una nota di Palazzo d’Orleans,ha rilanciato l’urgenza di alcune riforme: una riforma vera sui liberi consorzi dei comuni, lo sblocca Sicilia per il rilancio dello sviluppo attraverso la sburocratizzazione e il principio di responsabilità dei burocrati, il testo unico sulle Attività Produttive per facilitare l’inserimento di nuove aziende, la riforma dell’acqua coerentemente con il referendum sull’acqua pubblica, misure di legge sulla formazione professionale, misure di sostegno al reddito per i disoccupati”.

“Le leggi – dice Crocetta – sono già tutte incardinate e contengono anche provvedimenti essenziali. All’interno di Sblocca Sicilia ad esempio è presente una norma che consente di evitare il dissesto delle province e licenziamento dei lavoratori. Accanto a questo, alcune norme relative a modifiche sulla legge finanziaria, come la gestione dell’emergenza rifiuti che domani tra l’altro sarà oggetto di un incontro con il ministro Galletti”.

Il governatore, continua Palazzo d’Orleans, “ha ribadito tra l’altro che la politica dei tagli non può essere più praticata nelle dimensioni in cui è stata praticata dal 2013 al 2015 senza compromettere e aggredire lo stato sociale”.

Ci siamo messi alle spalle il vecchio sistema di sprechi e corruzione, – ha detto Crocetta – anni di stasi totale, burocratica ed economica, rilanciando un nuovo modello che partendo dai fondi europei e da un nuovo modo di amministrare, sta salvando la Sicilia. Il peso del passato ha proporzioni enormi e le misure hanno effetto nel tempo. Occorre varare misure urgenti per garantire la solidarietà sociale. Occorre coinvolgere di più il governo nazionale rispetto all’urgenza delle risposte da dare per il risanamento finanziario a partire dal riconoscimento dei 350 milioni ancora non ratificati e delle misure urgenti per i disoccupati e i formatori”.

“Non è affatto in discussione il rapporto con il governo Renzi, ma semmai è esattamente il contrario, ovvero la richiesta di maggiore interlocuzione. Così come con la maggioranza, oltre a condividere il piano delle riforme, dobbiamo condividere un crono-programma che garantisca che le stesse vengano approvate – ha concluso Crocetta -. Su questi temi tutti i rappresentanti al tavolo hanno manifestato leale disponibilità e ci si vedrà venerdì alle 11.30, per continuare il confronto e l’approfondimento di queste tematiche”.