Terme di Acireale, i Cinque Stelle: tracollo alle porte

Ieri il giudice del tribunale fallimentare di Catania ha deciso di non concedere ulteriori proroghe per la presentazione del bilancio 2014 al neo-commissario liquidatore delle Terme,  Gianfranco Todaro, con la conseguenza che si arriverà ad una pronuncia sul fallimento della Società, verosimilmente entro una quindicina di giorni.
“È il triste epilogo – afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Angela Foti – di una storia cominciata con il colpevole mancato pagamento delle rate del mutuo acceso dall’allora Azienda Autonoma, per l’acquisito dell’Hotel Excelsior e del centro polifunzionale, nonostante le somme necessarie stanziate nel bilancio regionale”. “Il presidente controrivoluzionario, Rosario Crocetta, – continua la parlamentare – attraverso il commissario Bosco, aveva nel 2013, con una mossa di carattere meramente elettorale, riaperto le Terme di Acireale dopo la chiusura disposta durante il periodo della gestione commissariale Ferro-Battaglia, ma nessun’altra azione è stata compiuta per rilanciare la società, con il risultato finale di aggravare ancora di più la situazione economico-finanziaria della Terme”.
Per questo motivo, i Deputati regionali del M5S all’ARS hanno presentato, nel mese di ottobre 2015, un esposto alla procura regionale della Corte dei Conti denunciando un possibile danno erariale dovuto alle scellerate scelte gestionali del socio unico della società: il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Il presidente gelese aveva anche promesso il rilancio della Società con la stesura del bando di affidamento della gestione, così come previsto dall’art. 21 della legge regionale 11/2010, ma niente è stato fatto fino ad oggi, se non scoprire, dopo anni di slogan, che a fare il bando deve essere la stessa partecipata, nonostante l’istituzione di un apposito “ufficio speciale per le liquidazioni” rivelatosi inefficiente e dall’atteggiamento ostruzionistico.
Siamo giunti praticamente al capolinea, – conclude Foti – come voleva questo governo fantoccio, con ogni probabilità, si giungerà alla dichiarazione di fallimento della Società, affidando gli interessi dei creditori ad un curatore fallimentare”.
In parlamento, i deputati del M5S, molto hanno fatto per salvare le Terme e l’indotto che portano con sé, dalla proposta di uscita dallo stato di liquidazione allo stanziamento di somme per garantirne la continuazione del servizio, e scongiurare il depauperamento del patrimonio societario, lo stesso patrimonio che la scorsa estate é stato abbandonato alla mercé di vandali e ladri ben informati.