Terremoto, Salvini a Catania: “Etna sotto controllo. Pieni poteri ai sindaci”

Insieme a Luigi Di Maio nella Prefettura di Catania, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini annuncia una serie di interventi a sostegno delle popolazioni etnee dopo il terremoto di Santo Stefano. Domani intanto il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato d’emergenza: previsti stop ai mutui, pieni poteri ai sindaci e misure urgenti per una ricostruzione immediata. 

“Mi piacerebbe che in questa situazione i sindaci avessero pieni poteri e piena responsabilità – ha dichiarato Salvini -. Ci sono troppi passaggi, processi e dubbi. Lo ribadisco, vorrei pieni poteri per i sindaci e poi se qualcuno sbaglia pagherà pesantemente”.

“Gli esperti che stanno monitorando l’Etna dicono con la situazione è sotto controllo e quindi mi auguro che i cittadini possano trascorre giornate più serene. Ho sentito, peraltro, il ministro Bussetti e mi ha riferito che ha messo a disposizione 20 milioni per la riapertura dell’anno scolastico, nel caso ci fossero problemi nel territorio colpito dal terremoto”.

Poi ironizza sullo scivolone social e la pioggia di critiche sul suo selfie con pane e nutella per salutare i follower proprio nel giorno della calamità naturale che ha colpito la provincia di Catania.  “Stamattina ho mangiato pane e nutella ma senza pubblicare la foto”, lo ha detto rispondendo a una domanda durante la conferenza.

“L’obiettivo – ha dichiarato Di Maio – è fare in modo che la ricostruzione e la messa a norma degli edifici avvenga il prima possibile. E se ci sarà bisogno di un decreto legge per velocizzare procedure e semplificare norme il governo non avrà alcun problema a fare un decreto”.

“E’ chiaro ed evidente che c’è sempre un rischio – ha affermato il leader dei 5 stelle – da una parte quello di ingessare troppo le procedure e non riuscire a fare niente, dall’altra di allargare troppo le maglie e magari c’è qualche furbo che si intrufola. In ogni caso, l’obiettivo del governo “è riportare alla normalità queste comunità il prima possibile”. Di Maio ha poi sottolineato che nella manovra ci sono 850 milioni “come primo intervento per il dissesto idrogeologico. E altrettanti fondi per l’adeguamento antisismico degli edifici pubblici, che è un altro elemento molto importante”.