Terrorismo, allerta anche in Sicilia. Un metal detector alla Valle dei Templi

 E’ allerta terrorismo anche in Sicilia. Anche in Sicilia, come nel resto d’Italia, le misure di sicurezza sono state rafforzate e intensificate dopo gli attentati di Parigi. E’ stata elevata l’emergenza al secondo livello che consente l’assetto operativo dei reparti speciali e l’intervento immediato e il coinvolgimento delle forze speciali militari. A Palermo, a Catania e negli altri capoluoghi di provincia è stato disposto un incremento delle forze dell’ordine nei luoghi strategici, “anche per una maggiore percezione di sicurezza da parte dei cittadini” spiegano i responsabili. Intensificati i controlli su strade, porti e aeroporti, nei pressi di alcuni monumenti e di obiettivi sensibili in tutta la regione. Tra questi anche gli impianti sportivi e gli stadi, in occasione degli appuntamenti agonistici.

Anche la Valle dei Templi di Agrigento è ritenuta un obiettivo sensibile. E così, su iniziativa del prefetto Nicola Diomede, da alcuni giorni tutti i turisti vengono controllati all’ingresso della Via Sacra con un metal detector. Un innalzamento delle misure di sicurezza disposto dopo gli eventi terroristici di Parigi. “Indubbiamente – ha spiegato il prefetto Diomede – la Valle dei Templi è un luogo di estrema importanza culturale. L’obiettivo, però, non è quello di creare allarmismi, ma semplicemente di aumentare la prevenzione e il controllo del flusso di turisti”.

A Palermo la polizia sta facendo degli accertamenti su due tunisini sottoposti ad un controllo doganale poco prima di imbarcarsi su una nave diretta a Tunisi. I due, residenti in provincia di Ragusa, viaggiavano su una Megan Scenic con targa francese: uno aveva 10mila euro in contanti e, agli agenti che gliene chiedevano la provenienza, ha raccontato di doverli consegnare a parenti di amici che vivono in Italia. A bordo dell’auto sono stati trovati sacchi di concime chimico e una tanica di liquido trasparente ancora da analizzare: gli artificieri della questura di Palermo hanno escluso la presenza di esplosivo ma hanno confermato che questo tipo di concimi viene utilizzato anche per la realizzazione di ordigni artigianali. All’interno dell’auto pure un tablet e uno smartphone di ultima generazione con in memoria materiale fotografico all’attenzione degli investigatori. Le abitazioni dei due sono state perquisite.

PINOTTI. A Santa Venerina, nel Catanese, per partecipare alla consegna del premio internazionale di giornalismo ‘Maria grazia Cutuli’, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha affrontato i temi della sicurezza in Italia e in Europa, della lotta contro l’Isis e della Base Usa di Sigonella. “Purtroppo il Mediterraneo – ha detto il ministro Pinotti – e’ un mare intorno a cui i conflitti stanno aumentando e quindi la Base di Sigonella è fondamentale come strategia di sicurezza. Non soltanto per l’Italia, ma anche per i suoi alleati” Il ministro Pinotti ha parlato anche della situazione attuale dell’Italia e della minaccia terroristica. “Oggi viviamo una situazione ancora più complicata – ha aggiunto – perché con l’Afganistan avevamo un pericolo terrorista con un terrorismo che si era inserito in uno stato, se ne era appropriato mentre ora abbiamo invece un terrorismo che conquista territori, sbaraglia confini realismo soli, ha l’ambizione del califfato e nello stesso tempo mette insieme una rete del terrier che va a colore tutti i colori che ritengono essere i nemici. Che possono essere i tunisini, gli egiziani, i ragazzi parigini che sono al venerdì sera felici di vivere la loro vita nella loro città”.