Trapani: estrazione del marmo a rischio col Piano forestale regionale, l’allarme di Confindustria

Ancora un grido d’allarme degli operatori del marmo fortemente preoccupati per le possibili limitazioni all’attività estrattiva dei materiali lapidei di pregio che potrebbero derivare dal Piano Forestale Regionale.

“E’ noto a tutti – sottolinea Vito Pellegrino Presidente di Confindustria Marmo Trapani – che finalmente dopo trent’anni di attesa con decreto del Presidente della Regione del 5.11.2010, il comparto estrattivo è stato dotato dello specifico piano regionale delle cave quale strumento di pianificazione e programmazione così da dare serenità, garanzie e certezza dei diritti a quanti nel settore hanno investito e continuano a investire con buoni risultati se consideriamo che, ad oggi, pur in presenza di una crisi economica generalizzata e senza precedenti, il comparto tiene e segna risultati positivi”.

“Ebbene con successivo decreto presidenziale datato 10 aprile 2012 è stato adottato il Piano Forestale Regionale 2009/2013 che insiste anche nel Bacino Marmifero di Custonaci e dove in larga misura si sovrappone alle aree individuate come estrattive dal precedente piano dei materiali lapidei di pregio”.

“L’impressione è – continua Pellegrino – che la mano destra non sappia quello che fa la sinistra e viceversa.”

Non possiamo però più accettare passivamente il pressappochismo e la superficialità con cui si affrontano i temi dello sviluppo economico.

Al riguardo giova qui ricordare che, senza oggettive e valide motivazioni, buona parte delle aree del bacino risultano perimetrate come zone SIC e ZPS con tutte le limitazioni che ciò comporta alle attività economiche e che le stesse, altro esempio negativo, sono state gravate, da quest’anno, di pesanti nuovi canoni sul prodotto estratto che duplicano una tassazione per oneri di recupero ambientale già vigente e regolarmente corrisposta alla Regione Siciliana.

“Sfugge forse – conclude il Presidente – alle Istituzioni ed alla politica che il comparto marmifero di Custonaci rappresenta ben l’85% della produzione isolana ed oltre il 5% di quella nazionale, che occupa circa 3000 unità oltre l’indotto con un fatturato di circa 100 milioni di euro di cui più del 90% destinato all’export.”

La problematica, intanto, sarà al centro di un primo incontro con i Sindaci dei Comuni del comprensorio interessato che si terrà lunedì 16 settembre alle 11,00 presso la sede di Confindustria Trapani.