Trapani, gli operatori portuali dicono no all'accorpamento con Palermo

C’è grande agitazione a Trapani per le notizie che arrivano di un possibile accorpamento della locale autorità portuale con quella del capoluogo di Regione, Palermo. In poco tempo si è passato dall’ipotesi di riavere a Trapani l’autorità portuale, alla sua “cessione” a Palermo, e questo perchè il Ministro delle Infrastrutture Lupi, che pure aveva dato precise garanzie nella sua visita recente a Trapani con il senatore D’Alì, vuole ridurre le 24 autorità portuali presenti in Italia. Con l’accormpamento Trapani finirebbe  sotto la sfera di competenza dell’Autority palermitana, a cui passerebbe quindi la gestione di tutte le attività, funzione al momento assicurata dalla Capitaneria di Porto ed al Genio civile. Gli  operatori  temono la penalizzazione dello scalo e la sua subordinazione alle scelte palermitane. Gaspare Panfalone  presidente dell’Associazione degli agenti marittimi raccomandatari, parla di uno scenario “giuridicamente ed economicamente assurdo ed improponibile in quanto il porto di Palermo è stato e continua ad essere concorrente di Trapani”. Il consigliere comunale Francesco Salone, che ha presentato un’interpellanza al sindaco Vito Damiano, invitandolo ad intervenire per garantire l’autonomia dello scalo trapanese, la cui Autorità portuale, attivata nel 2004, è stata soppressa nel 2009.

La procedura di soppressione dell’Autorità portuale trapanese era stata avviata nell’agosto del 2007, dopo una verifica dei tonnellaggi transitati annualmente dal porto di Trapani, nell’arco del triennio 2004-2006 preso in esame dal Dipartimento della navigazione e del trasporto marittimo e aereo. Cominciò una battaglia per il ripristino dell’autorità portuale e vi fu una rilevazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il primo studio che esaminò scrupolosamente il volume del traffico merci registrato negli anni che vanno dal 2007 al 2009, affrontando anche gli aspetti economici, giuridici e politici legati al porto di Trapani ed alla sua Autorità Portuale. E dall’analisi dei dati sul traffico merci nel triennio venne fuori come il porto, seppure moderatamente, fosse in crescita. I movimenti di container hanno registrato un aumento di circa il 20 per cento rispetto ai movimenti del 2005. Un trend positivo confermato con un ulteriore aumento negli anni successivi del traffico del 25 per cento. C’è poi la movimentazione passeggeri, che nel triennio 2007-2009 si è attestata su una media annuale poco superiore al milione di passeggeri. A questo dato si deve aggiungere la crescita del mercato crocieristico, che ha fatto segnare un più 15 per cento.