Trapani, Ryanair congela le prenotazioni a partire dalla prossima primavera

Niente voli Ryanair da e per l’aeroporto di Trapani Birgi a partire dalla prossima primavera. Il sito di prenotazione online della compagnia lowcost irlandese non prevede voli da e per il Vincenzo Florio a partire dal prossimo 31 Marzo, data in cui scade il contratto di co-marketing.Un segnale chiaro sui dubbi che ci sono sulla continuazione del rapporto tra la Ryanair e l’aeroporto di Birgi. Cercando qualsiasi tipo di volo, nazionale o internazionale, in partenza o in arrivo, per le date successive alla scadenza del contratto il sito Ryanair indica che è tutto esaurito. In realtà non sarebbe proprio così. La cancellazione dei voli è un chiaro segnale di precauzione di Ryanair che attende di capire come si evolveranno le cose a Birgi. Eppure nei giorni scorsi c’erano state delle rassicurazioni di Ryanair sull’aeroporto di Trapani Birgi. C’è da crederci? E quanto c’è da crederci alle rassicurazioni della Regione Siciliana sulla gestione dello scalo di Birgi? Interrogativi che sorgono naturali visti gli ultimi anni a dir poco turbolenti sull’aeroporto di Trapani Birgi.

Negli ultimi giorni si erano viste delle schiarite a proposito del rapporto Ryanair-Birgi. Un rapporto assicurato dall’accordo di co-marketing tra Airgest, i Comuni della provincia di Trapani, e l’Ams, la società che si occupa di marketing per la compagnia irlandese.
I Comuni tireranno la carretta ancora fino al prossimo Marzo. Poi il contratto di Ryanair con Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani, scadrà. Ma in quel momento, per il rinnovo, interverrà la Regione Siciliana, nell’ambito di un accordo complessivo con la compagnia irlandese, che comprende anche gli altri aeroporti. Questi sono gli aggiornamenti degli ultimi giorni. In altre parole, la prosecuzione dei voli Ryanair sull’aeroporto di Trapani è garantita dall’ accordo di co-marketing valido fino al marzo prossimo stipulato con “Airport Marketing Service Limited”, società che gestisce il marketing di Ryanair. Ma la Regione Sicilia sta definendo i contorni del nuovo accordo con la “Ams” per il triennio 2017-2019. Una eventualità che negli utlmi anni sembrava impossibile, e adesso pare si sia trovata la via d’uscita. Pare, ma la domanda persiste: quanto c’è da fidarsi?
In ogni caso Ryanair non vorrebbe lasciare Trapani, ma vorrebbe anche certezze e non rincorrere i comuni o altri enti per avere i soldi dell’accordo di co-marketing. Qualche giorno fa a La Repubblica Kenny Jacobs, numero due di Ryanair, ha detto che: “L’Italia ha dei numeri che possono solo migliorare: siamo pronti a scommettere sul Sud, sulla Sicilia e la Calabria in particolare, già nei prossimi mesi “ .
Intanto qualche giorno fa si è tenuto un ultimo incontro tra i sindaci del territorio. La maggior parte dei Comuni ha garantito di “onorare” l’accordo di co-marketing finio alla scadenza, il 31 marzo 2017, versando le rispettive quote a suo tempo concordate. Ma i riflettori restano puntati sulle scelte che farà la Regione su Airgest per quel che riguarda la ricapitalizzazione della società che gestisce lo scalo. Quindi ci si deve incontrare di nuovo per aggiornarsi su cosa vuol fare Palermo, in questo senso.
Una parte del contratto, 2,7 milioni di euro l’anno, come dicevamo, lo devono affrontare i comuni, che nel 2014 hanno sottoscritto l’accordo di co-marketing sostituendosi alla Provincia di Trapani. Ma non tutti i Comuni hanno chiuso gli occhi e pagato. Tra i punti affrontati durante l’ultima riunione alla Camera di Commercio c’è stato il contenzioso con il Comune di Pantelleria, che ha pagato parzialmente solo la prima annualità. Al centro del confronto anche la situazione dei versamenti e la mancata adesione all’accordo da parte del Comune di Gibellina, il solo a non avere sottoscritto il contratto tra i comuni della provincia di Trapani: i sindaci ed il presidente Pace, dopo i diversi solleciti, non hanno potuto fare altro che prenderne atto. Ma naturalmente essendo un accordo anomalo, un cosiddetto “patto tra gentiluomini”, non ci sono sanzioni.
Tra i nodi da sciogliere c’è anche quello della prossima cabina di regia, ruolo in questi anni svolto dal presidente della Camera di Commercio di Trapani. Bisogna quindi individuare un nuovo soggetto che si faccia carico della sottoscrizione del nuovo accordo, coordinando il comarketing per il prossimo triennio.
In queste settimane si è avuto anche uno scontro molto duro tra il sindaco di Trapani Vito Damiano, e l’ex primo cittadino Mimmo Fazio, sulle responsabilità e su cosa si è fatto in questi anni per salvare l’aeroporto di Birgi. L’Airgest è in una pesante situazione economica, con il bilancio chiuso con un disavanzo di 15 milioni di euro. Su questo punto deve intervenire la Regione. In passato si era parlato di vendita delle quote dell’Airgest, con la nomina di un advisor per la valutazione, il passaggio quasi del tutto a mani private. Ma anche questa strada è molto accidentata.