Trasformazione dell’Irfis in intermediario finanziario: via libera delle commissioni Attività produttive e Bilancio

Trasformare l’Irfis in un intermediario finanziario tra le banche e la Regione siciliana. Lo prevede il ddl 566 primo stralcio che ha passato il vaglio della Commissione Attività produttive e di quella Bilancio ed è stato portato ieri in aula per essere incardinato e poi votato.

L’Irfis diventerebbe, così, a tutti gli effetti un organismo intermediario di quelli iscritti agli elenchi secondo gli articoli 106 e 107 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia rientrando quindi tra gli istituti vigilati dalla Banca d’Italia.

Il ddl prevede che l’Irfis abbia un doppio status giuridico: da un lato sarà un organismo intermediario bancario vero e proprio e dall’altro strumento della Regione per il credito agevolato. “Il ddl prevede che possano essere avviati i prestiti partecipativi – spiega il presidente della terza Commissione, Bruno Marziano – e il consolidamento del debito prevede una modifica del sistema delle garanzie”.

L’Irfis sarà anche in grado di porsi quale intermediario finanziario tra gli imprenditori e gli istituti di credito. “Attualmente – spiega Marziano – se un imprenditore va a chiedere un prestito in banca e offre come garanzia del prestito i suoi immobili la banca non è propensa a concederlo. Con la modifica  della legge si prevede che l’imprenditore si presenti all’Irfis con le garanzie che ha e che sia l’Irfis poi a fare da garante alla banca. A sua volta l’Irfis si garantisce nei confronti dell’imprenditore attraverso un prestito partecipativo”.

L’articolo 5 del ddl 566 stralcio I individua anche le competenze dell’Irfis-FinSicilia spa, cioè poter prestare consulenza e assistenza in materia finanziaria, consulenza e servizi nel campo delle concentrazioni e rilievo delle imprese. Potrà promuovere e sostenere in nome e per conto della Regione operazioni di project financing e di investimenti in particolare nel settore dell’housing sociale. Inoltre, potrà gestire fondi di rotazione e fondi speciali destinati alla realizzazione di piani e programmi regionali e per eventuali interventi straordinari e servizi connessi. Il ddl prevede anche la possibilità che la struttura operi nell’interesse della Regione per l’attuazione di interventi finanziari, di promozione e sviluppo ad essa affidati dallo Stato, dalla Regine siciliana e da altri enti. L’Irfis potrà fornire servizi finanziari sotto ogni forma e nell’ambito di specifici incarichi della Regione siciliana o a enti e società da questa direttamente o indirettamente partecipati.

Viene eliminato un altro blocco alla stretta creditizia con le “Modifiche all’articolo 16 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 in materia di contributi in conto interesse e di operazioni di credito a tasso agevolato”. Si modificano le norme sul prestito incentivato: “Il ddl modifica il sistema che regola i prestiti agevolati ad un tasso del 2% più basso rispetto a quello di mercato, e la compartecipazione alle garanzie per le aziende”, spiega Marziano.