Travelexpo,l’assessore Stancheris a sorpresa: “Alleggerire il peso fiscale sulle aziende”

“Mi auguro che in futuro, Travelexpo, utilizzando il know-how acquisito, possa posizionarsi come la Borsa del Turismo euromediterraneo e che la città di Palermo possa essere scelta quale sua sede”. Questo il messaggio inviato da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, a conclusione della quindicesima edizione di Travelexpo. Un’edizione che ha confermato anche quest’anno la partecipazione in massa di circa 1.600 addetti ai lavori, l’80% dei quali agenti di viaggio che hanno contribuito a sviluppare circa 10 mila contatti commerciali durante la tre giorni a Terrasini.
La manifestazione si è conclusa con la visita a sorpresa di Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo da 15 giorni, che non ha voluto perdere l’occasione per dare un saluto agli operatori e ascoltare le loro richieste.
“Una legge sul turismo e una lotta all’abusivismo sono gli elementi prioritari che da tempo chiedono a gran voce gli operatori – ha spiegato Toti Piscopo, patron di Travelexpo – in quanto l’abusivismo ha raggiunto limiti insostenibili, che oltre a danneggiare le categorie imprenditoriali danneggiano il mercato contribuendo ad alimentare l’evasione fiscale. Inoltre, abbiamo voluto ricordare all’assessore i punti che riteniamo essenziali per rilanciare l’azione di governo sul turismo: programmazione e pianificazione, azioni di comunicazione e marketing, e il riassetto del ruolo e della funzione dell’assessorato al Turismo con la valorizzazione delle attuali risorse umane”.
Un battesimo atipico per il neo assessore davanti agli operatori. Arrivata a sorpresa a Città del Mare proprio quando sta per concludersi la quindicesima edizione di Travelexpo, Stancheris annuncia che intende ascoltare gli addetti ai lavori e che le loro istanze saranno accolte al più presto. Cammina per gli stand, si sofferma a parlare con gli operatori che stupefatti la guardano fare la fila insieme a loro per pranzare. E poi, dopo averli ascoltati, approfitta della cerimonia di conclusione della borsa siciliana del turismo per salutarli e annunciare i suoi prossimi obiettivi.
“Sull’abusivismo – ha annunciato Michela Stancheris – dobbiamo trovare una soluzione, dando delle regole certe al settore, pensavo a una legge quadro sul turismo con norme anche in grado di alleggerire il peso fiscale delle imprese. Io non ho mai lavorato solo sul turismo, e i libri da soli non bastano: ho intenzione di convocare un incontro con tutti gli operatori, lo farò sicuramente dopo la chiusura del Bilancio. Qui a Travelexpo abbiamo anticipato un momento che volevo creare in assessorato: c’è esattamente il parterre di persone che avrei voluto incontrare, quelli che, nonostante la crisi e i tagli, ci sono ancora, che resistono. E il mio impegno sarà di sostenere proprio loro. Voglio invertire il modello decisionale: partire dal basso, parlare con gli operatori, e poi prendere le mie decisioni. La mia porta è sempre aperta, per tutti, anche per le denunce. E vorrei anche sensibilizzare i consumatori a rivolgersi alle agenzie di viaggi legali. In vista dell’estate stiamo lavorando per ritagliarci un budget per finanziare iniziative a sostegno della stagione e per dare respiro alle località turistiche. L’altro mio progetto è di realizzare un portale unico per il turismo siciliano rivolto soprattutto al turista straniero, ma con uno spazio-blog dedicato agli operatori locali. E ho già avviato un percorso europeo, la settimana scorsa sono stata a Bruxelles per cercare di inserire la Sicilia in alcuni progetti Ue che sono già partiti”. Michela Stancheris si è soffermata anche sui distretti turistici. “I distretti vanno avanti. Sono un cosa che ho ereditato ma che cercherò di rendere operativa. Voglio renderli fruibili e sensati. E anche in questo caso, serve un incontro ad hoc”.
E dal convegno “Obblighi e opportunità degli operatori del turismo tra diritto nazionale e comunitario”, organizzato in collaborazione con Eurojuris Italia, che ha aperto Travelexpo, è emersa anche una nuova opportunità imprenditoriale. Si tratta del contratto di rete che può aiutare gli operatori sia sul piano giuridico a gestire i contenziosi con i consumatori che su quello della competitività anche perché è in grado di garantire enormi benefici fiscali.
Sulla sinergia si è concentrato anche il convegno “Ambiente e Beni artistici, nuove opportunità economiche per il territorio”. I relatori hanno infatti concordato su un fatto: per uscire dal degrado, i siti siciliani devono essere messi in rete. L’esempio è Castelbuono, dove da alcuni anni è stato intrapreso un percorso per fare sistema tra i diversi attori del territorio che sta dando i suoi frutti, anche grazie ad alcuni eventi speciali, come il JazzFestival. Altra necessità imprescindibile è la formazione degli operatori del settore culturale.