Trivelle, la commissione Ambiente all’Ars vota lo stop. Il Pd si spacca

Arriva l’ok in commissione Ambiente e Territorio all’Ars sia all’eliminazione del Ddl che prevede l’autorizzazione alle trivellazioni che alla proposta referendaria targata M5s contro l’articolo 38 dello ‘Sblocca Italia’. La proposta e il Ddl, che “intendono fermare un più rapido procedimento di rilascio di autorizzazioni alle compagnie petrolifere per le ricerche di idrocarburi (on-shore e off-shore)”, sono stati accolti favorevolmente a maggioranza dai componenti della IV Commissione.

Ma il voto spacca il Pd. Sono tre, infatti, i deputati del Partito democratico che  hanno votato contro: si tratta di Concetta Raia, Antonio Malafarina e Anthony Barbagallo. “Una conquista importante per i nostri mari e per la salute della nostra amata Sicilia”, commenta il voto il presidente della commissione Ambiente, il deputato 5 Stelle Giampiero Trizzino.

“Riteniamo indispensabile – conclude Trizzino – che questa Regione e gli stessi parlamentari si adoperino per scongiurare le gravi conseguenze che questo articolo potrebbe provocare al territorio, considerato che tale procedimento, tra le altre cose, rende possibile il rilascio di concessioni su ampie zone di mare per un periodo complessivo che, tra le fasi di ricerca e coltivazione, e con le eventuali proroghe, può facilmente estendersi oltre i 50 anni”.

Il testo, che intende abrogare l’art. 38 della legge n. 164 del 11 novembre 2014, passa ora in Aula. Qui il dibattito, avviato la scorsa settimana sulla concessione di permessi di ricerca da parte della Regione, è stato sospeso dopo l’abbandono dell’Aula per protesta da parte dei deputati del M5S ed è stato rinviato a martedì, quando interverranno i capigruppo. Ha detto il presidente dell’Ars, Ardizzone: «La questione va affrontata in Aula a viso aperto, ci deve essere una posizione chiara da parte di tutti i gruppi». «Fino a ieri – ha sostenuto il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello – lo Stato aveva competenza esclusiva in materia di perforazioni off shore. Oggi le decisioni vanno prese in accordo con la Regione. Il tema va affrontato in Aula con democratica partecipazione e responsabilità di scelta».