Turismo, il gigante cinese Ctrip sbarca in Sicilia

A sign for Ctrip is displayed outside the Sky Soho building, which hosts the company's headquarters, in Shanghai, China, on Monday, Jan. 23, 2017. Ctrip is the world's No. 2 online agency by market value. Photographer: Qilai Shen/Bloomberg

Ctrip, la più grande agenzia di viaggi online dell’Asia, ha annunciato oggi una partnership strategica con la Sicilia, promettendo di portare una quota maggiore del più grande mercato turistico in uscita del mondo nell’isola del Mediterraneo.

Alla presenza di Michele Geraci, Sottosegretario di Stato per il Commercio Internazionale e l’Attrazione per gli Investimenti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Responsabile Marketing di CtripBo Sun, la Regione Siciliana, rappresentata da Gaetano Armao, Assessore regionale dell’Economia e Vice-Presidente della Regione Siciliana, eManlio Messina, Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, si sono scambiati lettere di reciproco apprezzamento e sostegno per la produttiva implementazione di una partnership strategica tra Ctrip e l’industria locale, rappresentata da Alessandro Albanese, Presidente di Sicindustria e Francesco Picarella, Presidente di Confcommercio Sicilia.

Il turismo è una parte vitale della cooperazione bilaterale Italia-Cina. L’Italia è già una delle destinazioni europee più popolari per i visitatori cinesi e continua ad attrarre sempre più visitatori di anno in anno. Nella prima metà del 2019, secondo i dati di Ctrip, le prenotazioni alberghiere in Italia hanno registrato una crescita su base annua del 200%, rendendo l’Italia la destinazione più attraente in Europa per i turisti cinesi.

L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di ogni cosa”, ha scritto lo scrittore tedesco Goethe nel 1787. La Sicilia è nel cuore dei visitatori italiani quanto di quelli stranieri. Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e USA sono i Paesi di provenienza più importanti, mentre i flussi turistici dalla Cina rimangono oggi molto modesti. Secondo le statistiche della Regione Siciliana, 26,418 turisti cinesi hanno visitato l’isola nel 2018, in crescita del 25% rispetto al 2017. I numeri rappresentano una percentuale ancora marginale se calcolata sul totale di 3 milioni di arrivi di visitatori cinesi in Italia.

Con l’avvicinarsi del 2020 Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, Ctrip e la Sicilia hanno formalizzato una partnership per aiutare l’isola a sfruttare l’enorme potenziale per attirare più visitatori cinesi, come parte di una strategia volta a sviluppare il commercio e gli scambi interpersonali tra la Cina e le regioni italiane.

Con oltre 300 milioni di utenti in Cina, Ctrip si impegna ad allocare le sue piattaforme online e le connessioni con i media per promuovere destinazioni turistiche ed esperienze locali siciliane verso il mercato turistico cinese di alto profilo: dalle stazioni balneari e SPA termali, ai percorsi enogastronomici, gli itinerari d’arte e di storia come il parco archeologico di Segesta e Selinunte e la Valle dei Templi di Agrigento, percorsi naturali come sciare sull’Etna o fare immersioni ad Ustica, o anche eventi locali tra cui il festival del cinema di Taormina e il Carnevale di Acireale.

A valle della recente visita del Presidente cinese Xi Jinping a Palermo del 23 marzo 2019, la partnership strategica di oggi pone solide basi per sviluppare il potenziale della Sicilia come attraente destinazione turistica nel mercato cinese.

L’economia locale potrà beneficiare dell’aumento del numero di turisti cinesi di fascia alta che arrivano sull’isola. Secondo i dati del World Travel and Tourism Council, il contributo totale del turismo all’economia italiana nel 2017 è stato di 223,2 miliardi di euro, pari al 13% del PIL, un numero che è tre punti percentuali più alto rispetto alle medie europea e mondiale. Nel 2017 oltre 3,4 milioni di posti di lavoro, pari al 14,7% dell’occupazione totale del Paese, sono stati generati direttamente e indirettamente dal turismo. I turisti cinesi sono noti per essere tra i viaggiatori internazionali più alto-spendenti, con un consumo medio giornaliero di 930 euro e con picchi di 1600 euro per i più benestanti, che si traduce in un enorme potenziale di sviluppo per le imprese locali.

Siamo entusiasti di questa collaborazione con la Sicilia e non vediamo l’ora di lavorare più da vicino con l’industria turistica italiana. L’Italia è già una delle destinazioni più popolari per il mercato del turismo outbound cinese, che è sempre più in crescita. Nel 2017, i turisti cinesi hanno contribuito con 258 miliardi di dollari all’economia globale e 150 milioni di turisti cinesi hanno viaggiato all’estero nel 2018. Dai ristoranti agli artigiani locali, tutte le aree dell’economia siciliana locale trarranno vantaggio dall’essere parte di questa enorme operazione. Con l’avvicinarsi del 2020 Anno del turismo e della cultura Italia-Cina, ci saranno ampie opportunità per soluzioni creative di destination marketing, non vediamo l’ora di portare più turisti cinesi in Sicilia a fargli sperimentare tutto ciò che questa bellissima regione ha da offrire.”  Bo Sun, Chief Marketing Officer di Ctrip

“Dopo l’incontro che si è tenuto qualche mese fa con il presidente della Cina, si sono aperte per la Sicilia ampie opportunità che hanno già visto importanti sviluppi e che trovano oggi un’ulteriore e concreta possibilità di evoluzione nel settore del turismo. Compito delle istituzioni, sia statali che regionali, é quello di accompagnare il percorso di collaborazione tra Ctrip e la Sicilia e questo intendiamo fare con il presidente Musumeci e l’assessore Messina”. Cosi il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao.

“Le relazioni tra la Sicilia e la Cina non iniziano quest’anno – ha aggiunto il vicepresidente -. Nel 2009 si avviarono alcuni incontri, si firmarono accordi nei settori del turismo e delle Infrastrutture. Oggi li riprendiamo e le opportunità sono straordinarie. In questi dieci anni il settore ha fatto molti passi avanti e oggi la Sicilia è più pronta ad accogliere le proposte che arrivano dai tour operator e dalle imprese cinesi”.

Prosegue Lucia Di Fatta, direttore generale dell’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo in rappresentanza dell’assessore Manlio Messina: “Le relazioni tra Italia e Cina, dopo la visita a Roma e a Palermo del Presidente Xi Jinping, si vanno sempre più intensificando sia nei rapporti commerciali che culturali, ma ormai anche con un maggiore flusso di turisti cinesi che hanno voglia di visitare l’Italia. Da oggi, sono certa che aumenteranno ancor di più quelli che desiderano visitare anche la Sicilia”, dice. “Per questa ragione desidero manifestare tutto il mio apprezzamento, e lo ha fatto anche l’assessore formalmente con una lettera, per la firma di questi protocolli d’intesa tra Ctrip, Sicindustria e Confcommercio Sicilia, che vengono sottoscritio oggi alla presenza della delegazione cinese e del Sottosegretario di Stato Michele Geraci, il quale ha fatto sì che si potesse arrivare oggi a queste firme. Sono sempre benvenute – aggiunge il direttore Di Fatta – tutte le iniziative utili ad intensificare i rapporti tra le imprese, soprattutto ovviamente in campo turistico, per favorire lo scambio di best practice e l’implementazione di strategie promozionali, con l’obiettivo di offrire supporto alle imprese regionali nella commercializzazione dei prodotti turistici locali.” 

“La firma di questi accordi tra Ctrip, Sicindustria e Confcommercio Sicilia nel settore del turismo – ha dichiarato il Sottosegretario Michele Geraci – rappresentano un ulteriore visibile risultato che discende direttamente dalla firma dell’MoU sulla Belt and Road e dei lavori della Task Force China. La Sicilia si prepara a ricevere nei prossimi anni un flusso crescente di turisti cinesi, che saranno un piccolo ma importante volano per l’industria della Sicilia e del Sud d’Italia. Nello scordo anno è aumentato in modo significativo il numero di turisti stranieri: nell’Isola si è passati dai 3,7 milioni del 2017 ai 4,5 milioni del 2018 (+21,9%), ovvero la quota più consistente nell’intero Mezzogiorno. Anche con riferimento alla spesa dei turisti stranieri, si evidenzia un trend crescente in Sicilia tra il 2017 e il 2018 (+12,7%) ed in tutto il Mezzogiorno più in generale (+8,8%); in ogni caso superiore rispetto all’aumento registrato al Centro-Nord (+6,1%). Oltre al turismo, stiamo anche promuovendo il nostro settore agroalimentare e quello industriale, settori sinergici con il turismo, come spesso sottolineato dal Ministro Centinaio, con un occhio particolare sia alle piccole e medie imprese, che ricordo rappresentano oltre il 99% del tessuto imprenditoriale italiano, sia a importanti siti produttivi: l’obiettivo è favorire investimenti che creino posti di lavoro al Sud e, con questo accordo, in Sicilia in particolare.”

Quelli di oggi con Ctrip sono accordi strategici per tutto il tessuto economico e produttivo siciliano. Il link tra la Sicilia e un mercato potenziale effettivo come quello del turismo cinese apre le porte a uno sviluppo che sarà prima di tutto a trazione turistica, ma che coinvolgerà a catena tutte le filiere produttive e industriali siciliane. Riteniamo fondamentale l’intesa che si sta sviluppando tra il gigante del travel cinese Ctrip e le associazioni di categoria del turismo siciliano aderenti a Sicindustria, Federturismo, e a Confcommercio, Federalberghi. L’accordo punta ad incrementare i flussi turistici bilaterali e a promuovere la Sicilia come meta turistica nel mercato cinese in continua crescita. Da qui può partire una virtuosa collaborazione, determinante per il futuro delle aziende turistiche siciliane” dichiarano Alessandro Albanese, Presidente di Sicindustria, e Francesco Picarella, Presidente di Confcommercio Sicilia.