Turismo, l’indice di occupazione degli alberghi in Sicilia è al 28%

CATANIA – «Le presenze del 2012 in Sicilia sono state 14.318.445, di queste, quelle relative agli stranieri possono essere stimate in meno di 3.700.000. Per avere contezza di tale dato, è sufficiente fare riferimento al flusso registrato nello stesso periodo a Malta (11.000.000); alle Baleari (41.200.000), nella provincia di Venezia (34 milioni); a Firenze (12 milioni)». Partendo da questi dati, oggi (31 ottobre, ore 20, Hotel Nettuno) si parlerà di turismo e delle risposte concrete per rilanciare il settore: l’occasione sarà l’inaugurazione dell’anno sociale del Lions Catania Stesicoro Centrum – presieduto da Vittorio Spampinato – alla quale prenderanno parte l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, il sindaco di Catania Enzo Bianco, il sindaco di Acireale Nino Garozzo, il direttore del Museo Diocesano di Catania Mons. Leone Calambrogio e il past Governatore del Distretto 108Yb Sicilia, l’economista Antonio Pogliese, che modererà i lavori del convegno.

 

Alla presenza delle istituzioni verrà esposta la proposta per lo sviluppo turistico della Riviera dei Ciclopi, facendo leva sul concetto di sussidiarietà, oggi motore di nuovi impulsi e progetti per la società civile, grazie al supporto di chi – nel nostro territorio – diffonde cultura e sapere.

In attesa di conoscere i dettagli del piano marketing, nel più ampio quadro della ripresa del comparto incoming, sono stati resi noti alcuni dati relativi al flusso turistico e alle strutture alberghiere: «L’indice di occupazione dei soli alberghi siciliani (senza considerare B&B ed altre strutture simili) è attorno al 28% – spiega Pogliese – la debitoria degli alberghi siciliani, compresi anche i debiti bancari (mutui ipotecari, prestiti a breve termine) oscilla tra il 150% ed il 200% del giro degli affari; la quasi totalità delle strutture sono in vendita. Il numero dei voli low cost Germania, Spagna durante la settimana 16 luglio 22 luglio sono stati 522 e 223 verso le isole Canarie. Nello stesso periodo tali voli sono stati 260 verso l’Italia e 17 verso la Sicilia. L’obiettivo, dunque, è diventare attrattivi e competitivi, mirando a quei mercati turistici oggi ancora troppo lontani dalla nostra Isola».