E' ufficiale, il G7 a Taormina il 26 e 27 Maggio

“Nel G7 di Taormina, il 26 e 27 maggio 2017, dal teatro greco cercheremo di lanciare i valori della nostra cultura” come risposta anche agli estremismi, “insieme al nuovo presidente o – io spero – alla nuova presidente degli Usa, e ai Paesi del G7″. Lo ha detto Matteo Renzi in direzione Pd.

 “E’ una bella notizia, e non soltanto per la nostra splendida città, ma per tutta la Sicilia”. Così il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, sull’ufficializzazione da parte del premier Matteo Renzi dello svolgimento del G7 nella Perla dello Ionio il 26 e il 27 maggio prossimi. “Noi siamo pronti, avevo parlato nei giorni scorsi col presidente Renzi e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano – aggiunge il sindaco – e aspettavamo con fiducia la data ufficiale. Noi abbiamo le idee chiare e un progetto definito. Ma abbiamo bisogno di accelerare i lavori su tre strutture in tempi rapidi, perché maggio per la burocrazia è dietro l’angolo”.
   

GIBIINO.  “Tra meno di un anno la nostra Isola ospiterà il G7, occasione unica per dare sfoggio di sé, per mostrare al mondo le proprie potenzialità, per raccontare la propria storia, la propria arte”. Lo dice il senatore di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, per il quale “urge un adeguamento infrastrutturale di proporzioni enormi, sul piano stradale e ferroviario. Urge, al tempo stesso, un piano dell’ospitalità e del turismo, che consenta alla Sicilia di fare del G7 un elemento propulsore”. “In qualità di capogruppo di Forza Italia della commissione Infrastrutture del Senato – conclude il parlamentare azzurro – farò la mia parte prestando la massima collaborazione. Prima la Sicilia e i siciliani”.

FEDERALBERGHI. “Ci auguriamo – dichiara Federalberghi in una nota – che possa trattarsi di un’operazione con effetti a lungo termine. In passato grandi eventi, come le Universiadi di Catania, hanno portato alla creazione di importanti infrastrutture, poi abbandonate e oggetto negli anni di raid vandalici e incuria che le hanno rese fatiscenti. La nostra speranza – spiega Torrisi – è che questo non si ripeta con il G7 e che l’arrivo dei grandi della terra in Sicilia possa aiutare a superare il gap infrastrutturale”.