Un menu per il Salone del gusto e arriva a tavola la “filiera dei Nebrodi”

di Lisa Bonasera

DSCN4091Hanno fatto una scommessa personale, puntando sulle eccellenze e sulla promozione del territorio. E porteranno a Torino, al “Salone del gusto”, un menu a base di prodotti del Nebrodi. Mettendoci del proprio in termini di investimento privato. I due imprenditori in questione sono Giuseppe Drago proprietario del marchio De Gusto, un progetto di promozione e commercializzazione dei prodotti che ha la sua base operativa a Galati Mamertino (Me), e lo chef Calogero Pintaudi di Capo Nettuno (Capo d’Orlando). «Vogliamo ringraziare l’Esa per averci scelto a rappresentare i Nebrodi ad un evento così importante» ha affermato Giuseppe Drago nel corso della serata in cui insieme a Pintaudi ha illustrato il menu che porteranno a Torino. Elemento di punta il “Suino nero dei Nebrodi”, carne molto pregiata e sempre più apprezzata tra i mercati nazionali e d’oltralpe, che verrà presentato in veste di hamburger come “Pig Black Burger”: un piatto fast food che racchiude quattro presidi slow food, dal panino con farina di Tumminìa, alle cipolle di Giarratana con miele di castagno, alla fonduta di “Provola dei Nebrodi”. Ad intersecarsi perfettamente i sapori del mare tra antipasto con odori Eoliani, un primo piatto di gamberetti con verdure tipiche dei Nebrodi e nocciole sorprendentemente aggiunte all’impasto di farina siciliana, e per secondo una esaltante combinazione tutta da scoprire al palato di chi assaggia. Tra i partner Birra Irias che accompagnerà la degustazione con diversi tipi di birra artigianale locale al fico d’india, il panificio Ciancio di Tortorici che realizzerà le paste reali per il dolce, e i due giovani impreditori di Longi dell’Antico Mulino a Pietra che hanno raccontato la loro esperienza e il loro punto di vista. «L’idea è quella di far conoscere ed insegnare alle persone a mangiare sano. Il Mulino è del 1700» spiega Giuseppe Lazzara, 29 anni, studente universitario, “puntiamo alla qualità del prodotto, perché la macinazione a pietra consente, a differenza delle alte temperature delle macchine industriali, di non bruciare le sostanze come la crusca e altre fibre e mantenere intatte le sostanze benefiche e principali della farina. La lavorazione proprio per questo richiede tempi più lunghi, si parla di circa 80/90 Kg di farina l’ora per un costo su mercato di 1,50 € al Kg”. Un mercato, questo delle farine antiche siciliane che tornano nuovamente sui campi di questi territori, che vede larghe possibilità di crescita: «Tra i clienti abbiamo diversi panifici in zona tra S.Agata Militello, Brolo, Longi, S.Stefano e Messina – afferma Mirko Lazzara, proprietario del mulino – e tramite l’e-commerce acquirenti da Roma e Firenze».
«Le nostre eccellenze culinarie si mettono in gioco per far conoscere le pietanze che vengono realizzate con i prodotti tipici dei Nebrodi – ha affermato Bernardette Grasso, sindaco di Rocca di Caprileone e deputato regionale – è un’ottima occasione per far apprezzare l’identità di un territorio in una vetrina nazionale ma anche internazionale. Anche il tema “Terra e Mare” è l’emblema della sinergia tra tipicità dei Nebrodi». Per quanto riguarda i possibili incentivi che le amministrazioni comunali possono dare ai privati per sostenere concretamente queste piccole realtà, Grasso ha risposto che «attualmente i comuni non sono in grado di convenzionare i privati. L’obiettivo è quello mettere a sistema tutto ciò che produce il “sistema territorio” assieme alle bellezze naturalistiche». Una linea d’azione è quella dell’Albergo Diffuso, progetto che punta a creare rete tra albergatori e produttori: diverse manifestazioni di interesse presentate che saranno vagliate prossimamente; «Utilizzando parte dei fondi a disposizione abbiamo già partecipato a manifestazioni come “Ottobrando” nel comune di Floresta, aderente al progetto, mettendo a disposizione degli stand ad artigiani e produtorri di tipicità locali – ha spiegato Bernadette Grasso -. In questa ottica prevediamo tra dicembre e giugno diverse manifestazioni che vedranno i Nebrodi protagonisti a 360 gradi. Il lavoro di Drago e Pintaudi rappresenta un ritorno di immagine ed economia non solo per la loro attività ma un ritorno anche per i Nebrodi».
Il Gal Nebrodi Plus con Slow Food Sicilia sostiene l’iniziativa di adesione al “Salone del Gusto” in vista anche di una ben più strutturata partecipazione all’evento del 2015, l’Expo di Milano. «Drago e Pintaudi sono due impreditori selezionati all’interno del territorio per rappresentare i Nebrodi – ha affermato il presidente del Gal, Francesco Calanna – poichè l’enogastronomia è il filo conduttore assieme al turismo per una strategia di promozione che il Gal porta avanti per una crescita e sviluppo dei Nebrodi». Sulle sovvenzioni ai produttori a sostegno dell’iniziativa del Salone del Gusto, Calanna afferma che «il Gal mette a disposizione 20.000 euro: ci sarà uno spazio espositivo, uno stand attrezzato di 18 mq. del Gal Nebrodi Plus e si potranno svolgere alcune iniziative pre-organizzate, di promozione, in uno spazio comune in collaborazione con Slow Food Sicilia. A seguito delle manifestazioni di interesse, circa un centinaio che verranno vagliate in questi giorni, la priorità sarà data per prima a produttori che sono Presidi Slow Food e via via a consorzi e cooperative aventi idonei requisiti». Per Calanna, «la partecipazione al Salone del Gusto riguarda un aspetto del tutto promozionale all’interno di un programma di più ampio respiro: l’ITB di Berlino a Marzo, l’EXPO di Milano e l’Agrietour di Arezzo».
Sulla questione turismo-enogastronomia come pilastri del territorio, non poteva mancare una considerazione sulla mancanza di adeguate strutture di accoglienza spesso dichiarate ma non funzionanti, trasporti e logistica, a fronte di esempi come Ragusa Ibla, S.Vito Lo Capo, Calanna dice: «Sul territorio Nebrodi sono presenti agriturismo con circa 2000 posti letto. E’ vero che da un punto di vista dei trasporti e della logistica non siamo ancora sufficientemente attrezzati. L’interlocutore non è uno soltanto: occorre la sinergia di imprenditori, produttori, comuni e enti che creino rete. Noi stiamo lavorando».

Scheda: Il Salone
Il “Salone Internazionale del Gusto” organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino nella sua settima edizione, è un mercato del cibo, un luogo d’incontro e aggregazione dove si praticano l’economia e lo scambio della cultura enogastronomica. L’obiettivo è fornire ai consumatori-visitatori delle indicazioni per conoscere ed imparare a scegliere il cibo. dalle filiere ai consumatori, dalla pubblicità all’educazione, tutto, insomma, quello che concerne enogastronomia ed economia ad essa legata.
Quest’anno per la prima volta in contemporanea, viene presentata “Terra Madre”, evento realizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Cooperazione Italianai allo Sviluppo – Ministero Affari Esteri, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food in collaborazione con Coldiretti Piemonte e Fondazione CRT. Si tratta di un meeting internazionale delle comunità del cibo, una globalizzazione positiva, un modello non omologante che unisce le comunità e promuovere la creazione di un cibo legato al territorio e all’ambiente, che soprattutto non sfrutta ma mantiene armonico il rapporto della comunità con l’ambiente.