Vacanze, tutti gli aeroporti da evitare secondo AirHelp

Valigie pronte per quasi 11 milioni di italiani. Il periodo della Pasqua è, da sempre, tra i preferiti dagli Italiani per partire, viaggiare e rilassarsi. I problemi nascono quando il viaggio non va come dovrebbe, nel caso di chi prende un aereo, specialmente durante la settimana di Pasqua, non è una rarità.

AirHelp, società che ha aiutato oltre 2.000.000 di passeggeri ad essere risarciti per i loro voli in ritardo o cancellati, ha voluto analizzare i dati dello scorso anno durante la settimana di Pasqua ed ha individuato i 6 peggiori aeroporti dove arrivare, partire o semplicemente far scalo.
Nella scorsa Pasqua, solo in Europa, sono stati quasi 300.000 i passeggeri con volo cancellato o con ritardo superiore alle 3 ore che avrebbero diritto a circa 98 Milioni di Euro in rimborsi.

Ma quali sono gli aeroporti da evitare ?
Londra Heathrow: Lo scalo londinese è il peggiore in assoluto con 21.898 passeggeri rimasti a terra in attesa del loro volo ed oltre 8 milioni di euro di rimborsi dovuti ai viaggiatori per i disagi subiti;
Madrid Barajas: L’aeroporto della capitale spagnola sorprendentemente tra i peggiori a causa dei 130 voli con più di tre ore di ritardo o cancellati per i quali i passeggeri avrebbero diritto a quasi 5 Milioni di Euro;
Parigi Charles de Gaulle: 13.312 passeggeri hanno visto le loro vacanze rovinate e con diritto a 4 milioni ed 815 mila Euro;
Bruxelles National: 90 voli cancellati o con ritardo superiore alle 3 ore e 3 milioni e 200 mila euro di rimborsi dovuti ai passeggeri;
Amsterdam Schiphol: Quasi 3 milioni di rimborsi dovuti ai passeggeri e 61 voli con problemi direttamente riconducibili alle compagnie aeree;
Francoforte Flughafen: Utilizzato in particolare come scalo per voli destinazioni intercontinentali, i suoi 66 voli in ritardo o cancellati hanno fatto perdere numerose coincidenze. 9.901 i passeggeri coinvolti e 4 e 126 mila euro di rimborsi dovuti a passeggeri.

“Sono ancora troppo pochi i viaggiatori che conoscono le leggi che li tutelano contro i disagi subiti negli ultimi 3 anni durante i voli – dice Lorenzo Asuni, Responsabile di AirHelp – Solo l’1% degli aventi diritto reclama i soldi dei rimborsi, è ora di smettere di lamentarsi ed iniziare a farsi rispettare maggiormente come viaggiatori e cittadini”.