Vaccini anti Covid, inchiesta a Perugia su possibile mercato parallelo

Acquisiti dalla procura di Perugia i primi documenti nell’ambito dell’indagine che punta ad accertare se per i vaccini Covid esista una sorta di mercato parallelo a quello ufficiale. Accertamenti condotti dai carabinieri del Nas e coperti dal massimo riserbo.

mafia vaccini

Gli inquirenti avrebbero comunque prelevato alcuni documenti presso la Struttura commissariale per l’emergenza Covid e all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Materiale ora al vaglio degli inquirenti coordinati dal procuratore della Repubblica Raffaele Cantone e dal sostituto Gennaro Iannarone.
    I magistrati perugini hanno disposto l’acquisizione della documentazione ritenuta utile per accertare le modalità di approvvigionamento dei vaccini, il quadro normativo-contrattuale vigente a livello nazionale ed europeo, le modalità e i criteri per la distribuzione tra regioni, nonché se risultino regioni italiane che abbiano inoltrato istanze ai fini dell’approvvigionamento diretto. Attività disposta anche presso la sede della Regione Veneto.
    Gli accertamenti sono stati avviati dopo quello che gli inquirenti ritengono un tentativo di truffa posto in essere da un incensurato di 40 anni, originario della provincia di Messina, che a gennaio scorso, accreditandosi falsamente come intermediario per conto di Astrazaneca Internazionale, aveva proposto alla Regione Umbria l’acquisto di vaccini anti Covid, (ANSA).