Viadotto crollato sulla A19, cambia ancora il piano di intervento. Ecco come

Cambia ancora il piano di intervento per ripristinare la viabilità sulla A19 dopo il  pilone del viadotto crollato tra Catania e Palermo che di fatto spacca in due la Sicilia.  La novità è che  il viadotto non verrà abbattuto completamente.

«Si è deciso nel corso di un sopralluogo che si è tenuto sabato e domenica, alla presenza anche dell’ingegnere Margiotta, di non abbattere la carreggiata Catania-Palermo del viadotto Himera – ha detto il sottosegretario Davide Faraone – . Verrà tenuta in piedi perché si è visto che non ha ricevuto danni dal cedimento dei piloni della carreggiata Palermo-Catania. La vecchia Anas aveva deciso per l’abbattimento totale delle due campate, i tecnici della ”nuova” Anas voluti dal governo e dal ministro Delrio hanno stabilito che non sarà necessario un intervento così radicale».

Si cambia ancora per riaprire l’autostrada A19 ed evitare ai pendolari, ai lavoratori e a tutte le categorie coinvolte in questo disastro costi enormi per attraversare la Sicilia. I tempi saranno gli stessi, ma adesso c’è una certezza su quelli necessari per percorrere l’autostrada: entro il 20 settembre si potrà percorrere una carreggiata e la bretella sarà finita. Speriamo.

“E’ stato deciso – aggiunge Faraone – che nei tempi già previsti dalla dichiarazione di emergenza sarà realizzata la bretella per collegare l’autostrada e realizzare il bypass per svitare i 38 chilometri di sali e scendi nelle Madonie. Nello stesso tempo sarà abbattuto la carreggiata lato monte quella che da Palermo porta a Catania. Il tratto di strada che si è adagiato sull’altra carreggiata. In questo modo si potrà verificare se quel tratto di strada potrà essere riaperto al traffico. Ma siamo fiduciosi di sì”. Per poi costruire il pezzo di viadotto mancante sarà necessario un’altra dichiarazione di emergenza. Per quello ci vorrà più tempo.

“Il ministro Delrio non si è fidato delle decisioni prese dai vecchi dirigenti Anas – aggiunge Faraone – Per questo sono stati decisi nuovi controlli, nuove perizie sopralluoghi. Tutte verifiche che hanno confermato quanto sostenuto da importanti ingegneri. In effetti abbattere le due carreggiate non è necessario. Il commissario dove essere nominato proprio in questi giorni, ma visto che si è cambiata strategia in corso d’opera servirà attendere qualche giorno e arriverà sia la nomina che la delibera di protezione civile che consentirà all’Anas di appaltare le opere.

Una strategia diversa di intervento che garantirà nella zona un miglioramento delle anche della viabilità nelle Madonie. I 27 milioni di euro stanziati dal consiglio dei ministri saranno utilizzati per ammodernare le strade statali e provinciali distrutte dalle frane dello scorso inverno, partendo proprio dalla zona delle Madonie”. Dunque in base alle decisioni del governo entro la settimana dovranno arrivare i nuovi provvedimenti che garantiranno il rispetto dei tempi previsti dall’emergenza.