Wind Jet: la Regione siciliana valuta la partecipazione nella newco

La notizia circolava ormai da giorni ma ora è ufficiale: la Regione siciliana parteciperà al rilancio di wind Jet attraverso la finanziaria regionale FinSicilia nata sulle ceneri dell’Irfis. Oggi il presidente della regione Raffaele Lombardo ha firmato l’atto di indirizzo che autorizza FinSicilia, che è guidata da Francesco Maiolini, a intervenire ufficializzando così lo studio del dossier sulla partecipazione regionale nella newco che prenderà il posto della vecchia Wind Jet.
La società finanziaria, come da statuto, può “assumere partecipazioni in Italia e all’estero, e cioe’ acquisire, detenere, gestire diritti, rappresentati o meno da titoli, sul capitale di altre imprese”, attività che può “essere esercitata anche in nome proprio e per conto della Regione Siciliana”.
Con l’atto di indirizzo, si legge in una nota della Presidenza della Regione, “si dà incarico alla finanziaria regionale di valutare una forma di partecipazione al capitale sociale della Newco di Windjet, ovvero un’altra forma di finanziamento, nel rispetto delle normative applicabili, anche comunitarie. Ciò al fine di consentire la ristrutturazione ed il rilancio operativo del settore aereo in Sicilia, anche attraverso la cessione o conferimento o affitto del ramo di azienda nella New Co. sulla base del piano industriale predisposto nell’ambito della procedura di concordato preventivo attualmente pendente presso il tribunale competente”.

L’Irfis-FinSicilia potrà, dunque, valutare l’effettiva possibilità di ripresa e rilancio economico e finanziario del vettore aereo, la rispondenza ai criteri di economicità dell’operazione per lo stesso socio unico di Irfis-Finsicilia, Regione siciliana, l’importo della partecipazione o del finanziamento, la fattibilità giuridica, le modalità attuative dell’intervento, nonché l’eventuale reperimento di ulteriori mezzi finanziari, le opportune cautele sul piano del diritto societario.

“L’atto è stato emanato – spiega il presidente della Regione – in considerazione dell’alta priorità che il Governo della Regione attribuisce al trasporto ed in particolare al trasporto aereo. L’azione della Regione non può prescindere dall’intento di attenuare le difficoltà connesse al decentramento del territorio dell’isola rispetto alle aree e ai distretti economici del centro e del nord Italia. Da considerare, inoltre, che la crisi aziendale del vettore presenta indubbi aspetti di valenza e di interesse per il tessuto economico della Sicilia”.