“X Wine”. Cantine siciliane insieme alla conquista di nuovi mercati

Mettersi insieme, per cercare nuovi mercati, promuovere il territorio, ed esportare nel mondo il vino siciliano.

E’ l’obiettivo di alcune cantine siciliane che – in un’esperienza unica nel suo genere – si sono riunite per affrontare insieme le sfide del mercato e hanno creato “Xwine –  Sicilian Wine Talents ”, un’associazione di scopo che ha il compito di coordinare le azioni comuni delle imprese alla ricerca di mercati e clienti nel mondo.
Le aziende coinvolte sono sei, cinque della Sicilia Occidentale, Alcesti, Distilleria Bianchi, Cantine Fina, De Bartoli, Intorcia e una della Sicilia Orientale, Pupillo, di Siracusa.
Il coordinatore di tutte le attività è Gianfranco Paladino, della cantina Alcesti: “Siamo appena tornati dal Giappone” racconta, e per spiegare il suo lavoro, dice: “Portiamo avanti un concetto di sinergia, di squadra, cosa difficilissima in Sicilia”.

La Sicilia e l’estero, un rapporto strano. La nostra Regione organizza fin troppe missioni in giro per il mondo: ci sono quelle degli enti camerali, quelle organizzate dalla Regione Siciliana, le altre pensate dagli organi più diversi, il più delle volte con esiti modesti. “Noi abbiamo pensato una cosa diversa – racconta Claudio Bianchi – e, fuori dal circuito delle missioni organizzate principalmente da Camere di Commercio e Regione, abbiamo deciso di promuovere il territorio in maniera autonoma, dalla California al Giappone”. “E’ un progetto triennale – aggiunge Bianchi – perché ovviamente nulla si fa dall’oggi al domani”.
Che differenza c’è con le missioni organizzate dalle istituzioni e quella fatta direttamente dagli imprenditori? “Un po’ di differenza c’è – spiega Paladino – perché noi siamo più flessibili, e, ovviamente, più efficienti  e ragioniamo in termini diversi”. Gli esempi da fare sono facili: “Piuttosto che organizzare le famose cene di gala dove partecipano sempre gli stessi ospiti noi puntiamo ad eventi mirati che coinvolgano potenziali clienti, distributori, importatori”. Ma non finisce qui: “ Anziché viaggiare in classe Magnifica, noi preferiamo viaggiare in turistica”. Paladino aggiunge: “Spesso ci capita di vedere, nei voli internazionali, super burocrati che partecipano alle nostre stesse fiere e viaggiano in prima classe. Noi preferiamo invece risparmiare sui biglietti, prenotando per esempio con largo anticipo, approfittando di sconti e promozioni, e magari con quei soldi risparmiati  che sono tanti, organizzare una promozione in più”. Idem per gli alberghi, per la gestione delle prenotazioni, per i preventivi sulle forniture.
Il gruppo X Wine Sicilian Talent si muove ormai da parecchio tempo. I prossimi impegni sono in California e in Brasile. Ha organizzato già missioni in Oregon, a Seattle, a New York e Boston. E l’attività sta portando i primi frutti: “In California abbiamo già evaso un ordine in comune”, racconta Bianchi.
Purtroppo le esperienze simili sono pochissime: “Al di là delle grandi aziende, che partecipano ovviamente per conto proprio, nel territorio siciliano non c’è la filosofia delle piccole imprese che si mettono insieme” dice Paladino. Cosa scoraggia oggi gli imprenditori siciliani a mettersi insieme? “Sicuramente la burocrazia è un ostacolo – commenta Paladino – e poi magari certi imprenditori si considerano troppo carichi di lavoro per impegnarsi un po’ di più a fare squadra”. “In alcuni casi – aggiunge Bianchi – ci sono anche invidie e gelosie”.
“E’ un peccato – aggiunge Paladino – perchè la Sicilia oggi è considerata nel mondo un paese emergente, dal punto di vista vitivinicolo. All’estero c’è molto interesse sia per i nostri prodotti, sia per le aziende e per il lavoro che portiamo avanti giorno dopo giorno”.