Zona franca urbana di Vittoria, ecco come sfruttare le opportunità

“Metteremo in evidenza l’importanza e l’opportunità delle agevolazioni in campo per rilanciare i territori interessati dalle Zfu, la Zona franca urbana”. E’ quanto afferma il consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Giovanni Randazzo, facendo riferimento al convegno sul tema che si terrà oggi pomeriggio alla Fiera Emaia. Promosso da Ascoi e Ancl, l’appuntamento, patrocinato dall’Ordine, si soffermerà su ciò che costituisce, senza ombra di dubbio, una grande opportunità per il rilancio dell’economia vittoriese a sostegno delle imprese in un particolare momento di crisi.

“I benefici e le agevolazioni riscontrati – chiarisce ancora Randazzo anticipando i tratti salienti del suo intervento odierno – sono relativi sia all’aspetto tributario che contributivo, dando sostegno a un particolare miglioramento delle condizioni del territorio, nonché all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali oltre a quelle già in essere. La città di Vittoria risulta destinataria della spendibilità dell’impegno finanziario di oltre dieci milioni di euro per non parlare della destinazione di riserve finanziarie di scopo per circa 41 milioni di euro da assegnare a vari comuni siciliani interessati dalle Zfu, risorse che vengono gestite dal ministero competente. Le micro, piccole e medie imprese, ricadenti nella porzione del territorio cittadino individuate come Zfu, godranno quindi di benefici tributari, fiscali e previdenziali che esplicano efficacia fino a 14 anni dalla sottoscrizione”.

Randazzo chiarisce, poi, un altro degli aspetti più interessanti. “E’ la possibilità – aggiunge – di potere accedere alle agevolazioni anche per gli studi professionali e più in generale per i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, al registro delle imprese. Quindi, gli studi professionali debbono essere costituiti sotto forma di società tra professionisti “Stp” nella forma di società secondo i modelli societari regolati dai Titoli V e VI del libro V del codice civile e quindi nella forma tipica di società che ai fini delle imposte sui redditi si considerano produttori di reddito d’impresa, così come specificato nell’apposita circolare del ministero dello Sviluppo economico”.