La Corte dei Conti accusa il Comune di Modica di “Intollerabile inerzia” e ordina l’invio degli atti alla Procura

Non c’è molto spazio per le interpretazioni, la Corte dei Conti è pesantissima nei confronti del Comune di Modica con una delibera che non è esente di termini “forti” ed eloquenti.

La Corte dei Conti bacchetta il Comune di Modica e lo fa attraverso la delibera n 98 del 2017 protocollata nella giornata del 17 maggio e indirizzata al Presidente del consiglio Comunale. La Corte interviene nel merito delle motivazioni inserite nelle  relazioni che hanno accompagnato il Piano di Riequilibrio presentato dall’Ente  e poi rigettato dalla Corte dei Conti stessa perché,  prima di tutto, mancava il parere dei Revisori dei Conti, una mancanza che ha portato il Consiglio alla mera ratifica dell’atto.

“In Conclusione- si legge nella delibera della Corte dei Conti-  per tutto quanto esposto in virtù delle precedenti deliberazioni della Sezione, non può ritenersi tollerabile l’inerzia e il silenzio serbato dall’ente che ha effetto di impedire e allontanare nel tempo i controlli che la Sezione si era espressamente riservata e l’adozione da parte dell’ente dei provvedimenti risolutivi della crisi finanziaria strutturale persistente da tempo, peraltro aggravata alla luce di quanto emerso all’esito dei controlli sul rendiconto 2015”.

La Corte dei Conti mette le mani avanti anche sulla rimodulazione del Piano di riequilibrio annunciata dal Sindaco del Comune di Modica che, sempre secondo quanto scrive dalla Sezione della Regione Sicilia, conferma la mancanza allo stato di misure correttive adeguate rispetto ai singoli punti di irregolarità accertati con la deliberazione n 235 del 2016.

Per la Corte dei Conti – si legge ancora nella delibera – “i continui ritardi ed il mancato riscontro indicano un siffatto quadro di crisi ed opacità, l’incapacità dell’ente di affrontare i numerosi profili di grave irregolarità e criticità ripetutamente segnalati dalla Sezione della Corte dei Conti e di adottare gli atti consequenziali che l’ordinamento impone”.

Insomma La Corte dei Conti bacchetta seriamente il Comune sui conti e ordina che la delibera in questione venga inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa e alla Procura della Corte dei Conti.

Tutto questo, alla luce della rimodulazione del Piano di Riequilibrio che deve ancora arrivare in Consiglio Comunale, non è di certo di Buono Auspicio.

Rimodulazione Piano di Riequilibrio: Il presidente Garaffa accusa l’amministrazione dei ritardi

E a proposito del Piano di Riequilibrio, il Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, accusa l’amministrazione comunale di ritardare l’iter finalizzato a portare il piano steso in discussione nella Civica Assise, tenendo presente che il termine ultimo è quello del 31 maggio.

Questo termine tra l’altro è frutto di una proroga concessa dal Governo, attraverso la legge di stabilità, altrimenti, visto il rigetto della Corte dei Conti al Piano di Riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale (senza il parere dei Revisori dei Conti) Il comune di Modica sarebbe già in regime di dissesto finanziario.

Il nuovo Piano di Riequilibrio è stato redatto e approvato dalla Giunta Comunale ed è al vaglio dei Revisori dei Conti. Da quanto si sà, i Revisori potranno dare un parere al documento solo ad inizio della prossima settimana, sempre che non trovino incongruenze insormontabili, e solo dopo il Piano approderà in Consiglio Comunale per il voto dei consiglieri che anticipa poi la trasmissione del documento alla Corte dei Conti per le valutazioni finali.

Il Piano dunque, deve ancora ricevere il parere dei Revisori prima di essere trasmesso al presidente del Consiglio Comunale, Roberto Garaffa, che dovrà incardinare il punto all’Ordine del giorno nella prima seduta utile.

Più passa il tempo, più sarà difficile per i consiglieri comunali svolgere il compito a cui sono chiamati dai cittadini: ossia il controllo e l’indirizzo dell’attività amministrativa.

I Consiglieri comunali modicani hanno spesso lamentato il fatto che alcuni atti da parte dell’amministrazione arrivino in consiglio pochi giorni prima della data ultima di approvazione, così si carica addosso al consiglio la responsabilità di approvare immediatamente o assumersi le conseguenti della mancata approvazione.

In questo caso il Consiglio non svolge un ruolo di controllo, ma è costretto, se non vuole fare slittare il voto oltre i termini consenti per legge, a ratificare gli atti.

Si tratta di una prassi che al Presidente del Consiglio Comunale non piace e stavolta Roberto Garaffa non ci sta e accusa l’amministrazione: “È una prassi dell’amministrazione portare gli atti in Consiglio in ritardo – dice Garaffa – e questo ci porta a dover fare le valutazioni in fretta e furia”.

Insomma, per il Presidente del Consiglio Comunale non è più tollerabile che l’amministrazione porti atti così delicati in Consiglio con enormi ritardi mettendo poi pressione ai consiglieri perché si voti il tutto con molta fretta.

C’è da dire che con queste premesse, la strada del Riequilibrio per Modica si fa davvero in salita.