Autostrade, lavori SR-Gela: si rischia la paralisi e il Cas non risponde

Dopo la maxi inchieste giudiziaria che ha coinvolto il Consorzio Autostrade Siciliane e concretizzata con l’operazione “Tekno” della Dia di Messina, che ha portato alla sospensione delle funzione di sei dirigenti e dipendenti del Cas e al sequestro di beni per un milione di euro, i sindacati di Ragusa sono molto preoccupati per il futuro dei lavori relativi ai lotti autostradali della Siracusa-Gela,  il cui cantiere dalla CO.SI.GE è stato posto in questi giorni in sicurezza in quanto il direttore dei lavori e il RUP sono finiti nell’indagine della Dia di Messina e quindi impossibilitati a svolgere le loro funzioni.

«Se il CAS – spiegano i sindacati-  non provvederà in tempi solleciti alla loro sostituzione il cantiere rischia la paralisi e gli operai, circa centocinquanta più l’indotto, la cassa integrazione e con questo il dilatarsi dei tempi di completamento del rimanente 50 per cento dell’opera».

Si continuano a non rispettare gli accordi assunti il 27 febbraio scorso al tavolo prefettizio a Ragusa, presenti il CAS, l’Anas, l’Ance, la Co.Si.GE e ovviamente le OO.SS. con il mancato pagamento del SAL di sette milioni di euro. Questo stato di cose ha costretto un’azienda subappaltante a rescindere il contratto dopo quattro mesi di stipendi in arretrato per ben quaranta persone.

«La situazione rischia di implodere – affermano i rappresentanti sindacali- con tutte le conseguenze in capo ai lavoratori. Sono già partiti i primi tre decreti ingiuntivi e non vorremmo estendere la platea per esercitare un’azione coercitiva che solo oggi vale, a beneficio dei lavoratori, € 258.654,83 più ovviamente il carico degli oneri riflessi e di quelli a carico del procedimento giudiziario conseguenti il pignoramento alle imprese.

La cosa che ci inquieta- dicono ancora i rappresentanti delle sigle sindacali- è il silenzio del CAS rispetto alle nostre richieste di rispettare le leggi sul pagamento di quelle imprese che hanno svolto compiutamente il loro lavoro da mesi». Per i sindacati è importante adesso  la riapertura del tavolo in prefettura a Ragusa per chiarire le posizioni e andare avanti . Se entro la prossima settimana il Cas non procederà alla nomina dei nuovi vertici si aprirà una fase complicata per il mantenimento dei livelli occupazionali, per il pagamento degli emolumenti arretrati e la possibilità di introitare le somme previste dagli avanzamenti dei lavori che a questo punto non potranno esserci.

I segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil hanno intanto chiesto al Prefetto di Ragusa un incontro per la prossima settimana al fine di affrontare queste criticità ma a questo punto di trovare soluzioni per problemi complessi e decisamente urgenti.

Dei ritardi di pagamenti e delle presunte anomalie della gestione dei fondi destinati ai lavori della Siracusa-Gela – ci eravamo occupati già in passato (leggi qui)