Bocciata legge sull’acqua dell’Ars, Consulta: “E’ incostituzionale”

Bocciata legge sull’acqua dell’Assemblea Regionale Siciliana. La Corte Costituzionale dà ragione a Palazzo Chigi che aveva impugnato la norma. La legge era stata approvata due anni fa e doveva portare alla il settore nella mani del pubblico dopo l’affidamento in alcune province siciliane ai privati. Il taglio delle tariffe e la parte che riduceva gli anni dei contratti affidati ai privati e ridisegnava il sistema è stata dichiarata dai giudici incostituzionale.

“Altra figuraccia dell’Ars – attacca l’ex assessore Gaetano Armao – la Corte costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della legge regionale 19 del 2015, di cui avevamo denunciato per tempo l’irragionevolezza – dice Armao – dopo la vicenda dei sindaci defenestrati per mancata approvazione del bilancio, i manager ASP è un susseguirsi di norme incostituzionali. L’eliminazione del controllo preventivo da parte del Commissario dello Stato sancito dalla Corte costituzionale avrebbe dovuto determinare un supplemento di responsabilità da parte del Parlamento regionale. Siamo invece in preda ad un delirio dove politici senza scrupoli o pivelli senza conoscenze legiferano su tutto danneggiando i siciliani. Occorre istituire subito un organismo indipendente che impedisca questo scempio dell’autonomia, indicando sin da subito le norme che non possono essere votate per palese incostituzionalità”.