Carta diritti del lavoro, il 25 Maggio la presentazione a Palermo

L’appuntamento il 25 maggio è dalle 9,30 all’1,30 nella sala Onu del Teatro Massimo di Palermo. Conclude il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino

Cittadini, esponenti del mondo accademico, culturale e religioso, associazioni, ordini professionali, sindaci, imprenditori, forze politiche nazionali e locali, sono stati invitati dalla Cgil Palermo il 25 maggio per la presentazione della Carta dei diritti universali del lavoro alla città, il nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori. L’appuntamento il 25 maggio è dalle 9,30 all’1,30 nella sala Onu del Teatro Massimo di Palermo.

Con lo slogan ‘E’ tua firmala!‘, la Cgil ha lanciato lo scorso 9 aprile la sua #SfidaXiDiritti, chiamando tutti i cittadini a sostenere con la propria firma la proposta di legge di iniziativa popolare sulla “Carta dei diritti” che propone di estendere i diritti a chi non ne ha e di riscriverli per tutti.

L’incontro, presieduto dal segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, prevede tre relazioni, tre interventi e tre recital. I tre interventi sono affidati ai docenti di Diritto del Lavoro dell’Università di Palermo Alessandro Bellavista e Alessandro Garilli e al rappresentante della segreteria Cgil Palermo Alessia Gatto. Intervengono il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il rettore Fabrizio Micari e il segretario generale Cgil Sicilia Micheel Pagliaro. La scrittrice Beatrice Monroy leggerà alcuni passi della carta dei diritti e le attrici Elena Pistillo e Consuelo Lupo reciteranno alcuni brani sul tema dei diritti, dei precari della condizione lavorativa della donna. Conclude la mattinata il segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino. Modera Mario Azzolini.

Secondo la Cgil la ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, che ricostruisce i diritti di tutti i lavoratori, è essenziale per poter uscire dalle difficoltà della crisi in Italia.

 

“La nostra sfida – dichiara il segretario Cgil Palermo Enzo Campo – è quella di ricostruire i diritti di dignità, libertà e giustizia per tutti coloro che popolano il mondo del lavoro, riducendo la frammentazione che si è creata attraverso la precarietà e le tante forme contrattuali che sono state introdotte. Il tema è come il sindacato riconquista una capacità di rappresentanza dentro un mondo del lavoro eccessivamente frantumato, per dare risposte al cambiamento del lavoro, mantenendo il valore dei diritti nel cambiamento. Il lavoro deve tornare a essere un valore, non una merce giocata al ribasso. La persona vale più del profitto”. Aggiunge Enzo Campo: “Il diritto diventa quello al lavoro, alla qualità e alla sua durata. Il mondo del lavoro è molto cambiato e il nostro sguardo non può essere rivolto al passato: cerchiamo di dare rappresentanza al mondo del lavoro guardando al futuro e interpretando il lavoro come forma di emancipazione della persona e non più come subalternità. E per noi siciliani, palermitani in particolare, il diritto a un lavoro di qualità e stabile è importante. Solo in questo modo si riconosce ai cittadini la possibilità di non vivere in una civiltà della paura, dove chi perde il lavoro precipita nella disperazione”