Coronavirus, in Sicilia 716 nuovi casi e 35 decessi

coronavirus Covid in Sicilia
  • In Sicilia 716 nuovi casi di Coronavirus, 35 decessi
  • Nelle ultime 24 ore sono stati 11.252 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 237 vittime
  • 213.364 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi (11.252) del 5,27%

Un totale di 716 nuovi casi di Coronavirus e 35 decessi. E’ il dato sulla Sicilia tratto dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. In totale in Sicilia i ricoverati sono 1325 di cui 204 in terapia intensiva con 8 nuovi ingressi.

Nelle ultime 24 ore sono stati 11.252 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 237 vittime. Si legge ancora nel nuovo bollettino del ministero della Salute.

Sono stati 213.364 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività al Coronavirus rispetto ai nuovi casi (11.252) del 5,27% (+0,9% rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi sono 453.968, 9.384 in meno di ieri.

Coronavirus: ancora lontani dalla normalità

Il ritorno in area gialla “non significa normalità”. E’ necessario “evitare assembramenti” poiché c’è il rischio “assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”. Lo dice il coordinatore del Cts Agostino Mizzo sottolineando che è fondamentale ricordare cosa è successo la scorsa estate quando “molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi”.

Speranza avverte: ‘Zona gialla non significa scampato pericolo’
. “Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, entrando questa mattina al ministero. 

Ancora poche ore e quasi tutta l’Italia lunedì mattina si sveglierà in ‘giallo’ (la Sicilia resta in arancione), con un allentamento dei divieti che alleggerirà il clima pesante respirato nelle ultime settimane a causa di un indice Rt elevato che finalmente si è abbassato. Complice anche una nuova interpretazione del Dpcm che ha eliminato la terza settimana di ‘osservazione’ per passare nella fascia di minor rigore, interpretazione sollecitata dai governatori pressati dalle categorie ‘vittime’ della stretta. Meno consolatoria la situazione della Sicilia e della Provincia autonoma di Bolzano che diventeranno arancioni, mentre Puglia, Sardegna e Umbria lo resteranno. E nonostante la Campania sarà gialla, Torre Annunziata si dichiara arancione.

COSA SI PUO’ FARE NELLE ZONE GIALLE –  Nelle regioni ‘gialle’ sarà consentito muoversi liberamente tra i comuni ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all’altra. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si può infrangere per “comprovate esigenze”, motivi di lavoro, salute ed emergenze. L’autocertificazione è necessaria solo dopo le 22. Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l’asporto dai locali senza cucina. Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti. Nelle regioni situate in fascia arancione bar e ristoranti saranno chiusi: per i bar è consentito l’asporto fino alle 18 nei locali provvisti di cucina; per i ristoranti è permesso l’asporto e la consegna a casa. Gli spostamenti possono avvenire solo all’interno del proprio comune; si può uscire dal comune solo per motivi di salute, lavoro, necessità e urgenza. E’ infine consentito recarsi in due da parenti o amici dalle 5 alle 22. 

Tar Sardegna a Ministero, “chiarisca perchè arancione” – Serve un supplemento di istruttoria al Tar della Sardegna per decidere in merito alla richiesta urgente della Regione Sardegna di sospendere l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sulla fascia arancione per l’Isola sino al 7 febbraio. Con un decreto pubblicato oggi, il presidente del Tar Sardegna Dante D’Alessio, ha ordinato al ministero della Salute di fornire entro le 15 di lunedì 1 febbraio tutti i “chiarimenti sulle ragioni che hanno determinato la permanenza della Sardegna per un’altra settimana in zona arancione, anche nel confronto con i dati riguardanti le altre Regioni”.