Covid, c’è il decreto: dal 15 marzo al 6 aprile, zone gialle vanno in arancione

Covid Draghi decreto
  • Italia in zona rossa a Pasqua 2021 dal 3 al 5 aprile
  • Dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione
  • Il passaggio in zona rossa avverrà se l’indice Rt sarà superiore a 1,25

Italia in zona rossa a Pasqua 2021 dal 3 al 5 aprile. Lo stabilisce il nuovo decreto anti Covid approvato dal Consiglio dei ministri: il dl comprende misure valide da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile per contrastare la diffusione del coronavirus. Tra le norme inserite anche quella che prevede che tutte le regioni in area gialla passino in arancione a partire da lunedì prossimo. Nel dl spazio anche ai congedi parentali, per sostenere le famiglie alle prese col nuovo giro di vite deciso dal governo.

“Nelle prossime settimane, dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione. Si rende più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale” di Covid-19 “superiore a 250 casi su 100mila verranno inserite nell’area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del ministro della Salute”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, a quanto si apprende, illustrando le proposte di nuove misure restrittive durante il vertice di questa mattina tra governo, regioni, comuni e province.

Il passaggio in zona rossa avverrà se l’indice Rt sarà superiore a 1,25. Le regole relative alla zona rossa verranno applicate nelle aree in cui l’incidenza supererà i 250 casi per 100mila abitanti. Le regioni in zona arancione potranno comunque decidere di adottare le regole proprie della zona rossa. La stretta che porterà tutta Italia in zona rossa durante le festività pasquali non si applica alla zona bianca.

“E’ prevista la facoltà per le Regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa, quando l’incidenza” di Covid-19 “supera la soglia dei 250 casi su 100mila nella settimana, oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive”, le parole di Speranza.

Il ministro si è soffermato anche sul tema vaccini, dopo le segnalazioni relative ad effetti gravi dopo la somministrazione di dosi AstraZeneca. “Negli ultimi 2 giorni abbiamo somministrato circa 200mila dosi ogni 24 ore”, per un totale quindi di circa 400mila vaccini anti-Covid. “In Italia tutti i vaccini utilizzati sono efficaci e sicuri e il vaccino è l’arma fondamentale che abbiamo per superare questa fase”.