Covid, Comune Palermo: drammatico incremento mortalità

E’ stato pubblicato il Rapporto sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane aggiornato al 10 agosto scorso, a cura del ministero della Salute e del Dipartimento di Epidemiologia Ssr Regione Lazio.

 “I dati contenuti nel rapporto – spiega l’ufficio Statistica del Comune di Palermo che ha elaborato il focus sulla città – confermano il drammatico incremento della mortalità totale in città già rilevato nei precedenti rapporti. In particolare, dopo un rallentamento registrato a luglio, a partire dai primi di agosto si è registrata nuovamente una mortalità superiore all’atteso”.

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In particolare, a giugno i decessi rilevati a Palermo sono stati 545 contro una media degli ultimi 5 anni pari a 448 (+97 decessi, +22 per cento) e a luglio sono stati 486, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 477 (+9 decessi, pari a +2 per cento). 

Passando a un’analisi dei decessi settimanale, si rilevano dei picchi di eccesso di mortalità particolarmente elevati nelle settimane dal 20 al 26 gennaio (+34,5 per cento), dal 24 al 30 marzo (+40,3 per cento) e dal 14 al 20 aprile (+33,6 per cento), dal 23 al 29 giugno (+45,5 per cento) e dal 4 al 10 agosto (+34,5 per cento). In valore assoluto, dal 30 dicembre 2020 al 10 agosto 2021, a Palermo si sono registrati 4.504 decessi, con un incremento di 492 unità (+12,3 per cento) rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

Covid, Sicilia da oggi in zona gialla

 La Sicilia da oggi passa dalla zona bianca a quella gialla. Mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante sono le restrizioni più importanti legate alla nuova classificazione.

L’isola è fanalino di coda rispetto al numero di persone che si sono sottoposte al vaccino, nonostante le tante iniziative prese a livello locale per incentivare la popolazione a immunizzarsi.
    In particolare ha superato i limiti dei tre parametri stabiliti dal Governo per il cambio di colore, con le terapie intensive occupate al 12% e i reparti ordinari al 19%. I limiti sono rispettivamente del 10% e del 15%. La regione è inoltre quella con la più alta incidenza di casi positivi ogni 100 mila abitanti, oltre 200. La soglia in questo caso è di 50.
    La zona gialla non prevede questa volta alcun limite agli spostamenti tra le regioni, anche senza il green pass, nè restrizioni orarie per quanto riguarda la circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno.
    Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all’aperto. Teatri, cinema, concerti, musei e terme sono accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del Green pass. Anche i ristoranti restano aperti sia al all’interno (con pass) che all’aperto (anche senza), ma in gialla il limite di commensali al tavolo è di quattro persone, con una deroga per i conviventi.