Covid: governo deciderà su misure dopo ulteriori dati

Si attendono nuovi dati, prima di prendere decisioni sull’inasprimento delle misure per limitare il contagio da Covid. E’ quanto emerge al termine della riunione a Palazzo Chigi nella quale sarebbero state fatte valutazioni di scenario, preso atto dell’inasprimento dei contagi e delle proposte del Cts.

Covid mario Draghi

La riunione è durata poco più di un’ora e mezza. Potrebbe servirne un’altra nei prossimi giorni per assumere le decisioni.

 Ieri gli esperti hanno chiesto una stretta delle misure, già a partire dal prossimo weekend, per frenare la diffusione del virus sospinta dalle varianti: zone rosse più rigide, modello Codogno, movimenti limitati anche in zona gialla, chiusure nei fine settimana, come avvenuto durante le vacanze di Natale. E, allo stesso tempo, estensione della campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi.

“Come ormai sostengono molti medici, il CTS ed il sottosegretario Sileri, servono interventi mirati ed efficaci, che mettano in sicurezza i cittadini delle zone più a rischio, senza però chiudere tutto in tutta Italia. Nei week end non servono più chiusure – dice il leader della Lega Matteo Salvini – servono più controlli. Avvio di una produzione nazionale di vaccini in Italia, acquisto e produzione di vaccini all’estero, rimborsi immediati per coloro che aspettano da mesi, pace fiscale e taglio di 50 milioni di cartelle esattoriali. Lavoriamo e stringiamo i denti a marzo, per arrivare finalmente alla rinascita dopo Pasqua”.

All’interno della maggioranza ci sono posizioni articolate tra “aperturisti” e “rigoristi” ed il premier Mario Draghi ieri ha invitato a “non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Questo non è il momento di dividerci”. Al momento sembrano da escludere lockdown totali come quello dello scorso anno, mentre è plausibile l’accoglimento delle indicazioni del Comitato su un irrigidimento dei divieti rispetto a quelli contenuti nel Dpcm in vigore fino al 6 aprile il giorno dopo Pasquetta. 

Alla riunione hanno partecipato il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini, il ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il Segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa, il Capo di Gabinetto Antonio Funiciello, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.