Il circo Barnum della politica siciliana attorno alla disabilità

È ormai “guerra” aperta sulla disabilità. Tutte le forze politiche hanno deciso di intestarsi la soluzione al problema dell’assistenza ai disabili gravissimi siciliani. Dopo la marcia che i disabili hanno organizzato Palermo, assistiamo in queste ore a qualcosa di paradossale. Non ci bastava l’ennesimo “scazzo” (a favore di telecamere) fra Pif e il governatore Crocetta, adesso abbiamo soldi che spariscono, assessori che dicono che i fondi ci sono e attaccano Pif, Jovanotti e Fiorello, governatori infuriati.

Ma andiamo con ordine.

Si comincia con l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei che assicura che le somme per i disabili inserite in Finanziaria sono  tutte certe e che saranno a disposizione subito dopo l’approvazione delle manovra in aula. Baccei in una nota attacca “gli esponenti del mondo dello spettacolo” che, secondo l’assessore, sono “particolarmente efficaci dal punto di vista della comunicazione, non avrebbero “le competenze tecniche necessarie in materia della contabilità pubblica”.

Insomma Pif, Ficarra e Picone, Jovanotti pensassero allo spettacolo, la finanza pubblica non fa per loro. Invece i deputati regionali di numeri se ne intendono. Ma forse sono numeri di magia perché il quotidiano La Repubblica Palermo scopre che nella Finanziaria approvata in commissione Bilancio rischiano di scomparire 20 milioni di fondi regionali certi.

Insomma mentre Crocetta annuncia stanziamenti per centinaia di milioni di euro il testo dice tutt’altro: ci sono somme ipotetiche (derivanti risparmi dagli appalti della sanità) e che comunque possono essere utilizzare solo in ambito sanitario (i disabili chiedono l’assistenza  domiciliare integrata). Dove sono finiti questi soldi? Non si sa. Mistero.

Crocetta va su tutte le furie e attacca i deputati e in una nota annuncia “un nuovo emendamento del governo che incrementa di ulteriori 100 milioni di euro il fondo unico per la disabilità. Con il nuovo emendamento del governo, il fondo unico regionale per la disabilità sarà, per il 2017, di ben 288 milioni”.

Ma prima si scatena il putiferio. I 5 stelle all’Ars presentano un emendamento alla Finanziaria per rimettere in pista i 20 milioni di euro spariti (Cancelleri parla di  gravità inaudita) e intanto tutti (fra politici, aspiranti candidati) cercano di salire sul carro (anzi sulle carrozzine) per lucrare un pochino di visibilità.

E i disabili? L’Anffas Sicilia (che non ha partecipato alla marcia) scrive in una nota “il rimedio trovato sulla spinta emotiva è peggiore del male: interventi confusi, di emergenza, limitati alla “disabilità gravissima”. Una “guerra tra poveri” con provvedimenti discriminatori”.

I poveri in guerra e la politica continua con il suo circo. Senza dare risposte.