giovedì, marzo 23
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Idee & Opinioni

Idee & Opinioni sulla politica, l’attualità, i fatti. Punti di vista a volte anche graffianti e controcorrente su tutto quanto accade in Sicilia e non solo

Intelligence, Ornaghi: “Amministrazione invisibile dello Stato”

Intelligence, Ornaghi: “Amministrazione invisibile dello Stato”

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Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dal 2002 al 2012 e Ministro della Cultura dal 2011 al 2013, ha tenuto una lezione su “Lo sguardo corto delle élite: intelligence e decisioni pubbliche” nell’ambito del Master in Intelligence dell’Università della Calabria. diretto da Mario Caligiuri. Il docente ha trattato quattro importanti temi collegati tra loro: decisione pubblica e decisione politica, la rilevanza dell’intelligence sulla decisione politica, il tema del segreto, le élite italiane in relazione a decisione politica e intelligence. Ornaghi ha iniziato la sua lezione spiegando il concetto di decisione pubblica e di decisione politica, ricordando che decidere è vagliare, rappresentando etimologicamente un taglio, per cui significa scegliere una direz...
Palermo, aggressioni in centro: così i violenti terrorizzano i ragazzi

Palermo, aggressioni in centro: così i violenti terrorizzano i ragazzi

Idee & Opinioni, Notizie dalla Sicilia
Sembra il Far West e in fondo un po' lo è. A Palermo, lungo Via Ruggero Settimo e poi lungo Via Maqueda, i lucciconi natalizi non riescono a nascondere la violenza che ha le sembianze di giovani anzi di giovanissimi pronti am menar le mani con i loro coetanei: individuano la vittima, la seguono, la provocano, l'aggrediscono. Se ne vanno a spasso come se nulla fosse pronti ad aggredire per futili motivi chiunque: basta un passo falso, uno sguardo di troppo, un sorriso o una risata e te li ritrovi davanti a minacciare, alzare le mani. Cercano pretesti per dar fastidio alle persone e li trovano. Agiscono indisturbati e l'assenza di controlli, di forze dell'ordine, di vigili urbani o carabinieri li aiuta a fare quello che continuano a fare indisturbati. Così la città dell'...
Il rave è un pretesto per un decreto “fascistissimo”

Il rave è un pretesto per un decreto “fascistissimo”

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di Alberto Puliafito Nel primo decreto legge del Governo della Presidente Meloni si legge che si ritiene «la straordinaria necessità ed urgenza di introdurre disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno dei raduni dai quali possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico ola pubblica incolumita’ o la salute pubblica». Questa è la dicitura completa che alla stampa è stata venduta – e quasi del tutto digerita – come misura di contrasto ai rave. C’era, in effetti, in questi giorni, un rave vicino a Modena.Solo che la parola rave non compare né nella premessa né nell’articolo 5 del decreto, che in effetti si chiama Norme in materia di occupazioni abusive e organizzazione di raduni illegali. E che fa così: «Art. 434-bis (Invasione di terreni o edifi...
Perché i partiti di sinistra non sono più votati dai ceti popolari

Perché i partiti di sinistra non sono più votati dai ceti popolari

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Per quanto i partiti di sinistra rivendichino la loro tradizione di lotta contro la disuguaglianza, la povertà e la precarietà, e ribadiscano nei loro programmi e discorsi la loro attenzione per i cittadini più vulnerabili, non vengono votati dagli elettori i cui interessi vorrebbero difendere e rappresentare. Anzi, è tra i più benestanti che i partiti di centrosinistra ottengono più consenso. Si tratta di un totale ribaltamento del paradigma politico che vede, tradizionalmente, la sinistra legata alle classi sociali meno abbienti e alle rivendicazioni sociali dei lavoratori. Se decenni fa l'idea di “voto di classe” si riferiva al fatto che i lavoratori votavano a sinistra, come alle elezioni del 1958 dove il 71% degli operai votò per partiti di sinistra, adesso la correlazione sem...
Toni Scilla, il trombato che vuole tornare al governo

Toni Scilla, il trombato che vuole tornare al governo

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L'agricoltura siciliana corre un grave rischio: il ritorno all'assessorato regionale alle Risorse agricole di Toni Scilla. Il cui unico merito, a quanto si è capito, è quello di essere stato trombato alle elezioni regionali. Gli elettori non lo hanno voluto, gli imprenditori agricoli della regione temono un suo ritorno, ma il partito, Forza Italia, medita di riportarlo in sella. E si capisce a questo punto perché negli ultimi tempi le richieste degli azzurri, come li si chiamava una volta, vengono respinte al mittente: certi nomi sono davvero improponibili. In effetti l'assessore ha ben servito le clientele del partito e ha di certo soddisfatto le richieste di quelli che possiamo chiamare maggiorenti e dunque ben meriterebbe di avere un posto: vicecapodigabinetto o portaborse sare...
Test Medicina: il baronato dei burocrati ministeriali che sta affossando i nostri giovani

Test Medicina: il baronato dei burocrati ministeriali che sta affossando i nostri giovani

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Da qualche tempo il ministero dell’Università porta avanti un gioco sporco sulla pelle degli studenti italiani che aspirano a studiare Medicina. E’ un gioco sporco sotto gli occhi di tutti che ha un costo economico per le famiglie e un costo psicologico per gli studenti. Per non parlare del danno per la perdita di opportunità. Rifilare test sbagliati agli studenti e poi resistere in giudizio. Così il test di ammissione a Medicina è diventato un bluff, una prova del nove che premia solo chi ha più fortuna e non chi è più bravo. Serve la smorfia napoletana per partecipare altro che libri, altro che studio. Quest’anno sono 16  le domande sotto accusa: sbagliate.  Ma servirà dimostrarlo, fare ricorso al Tar e poi se è il caso al Consiglio di Stato e poi di nuovo al Consi...
Ecco come Brunetta può diventare presidente del Consiglio

Ecco come Brunetta può diventare presidente del Consiglio

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Un pezzo davvero interessante di Michele Ainis su Repubblica di oggi. Che riproponiamo così com'è. Perché merita di essere letto. C’è forse un garbuglio nel nostro orizzonte collettivo. Magari non succederà, ma è meglio farsi trovare preparati. La scena: in un giorno di fine gennaio, il presidente del Parlamento in seduta comune proclama il presidente del Consiglio come presidente della Repubblica. Tre presidenti in una voce sola. E dopo? Che farà Mario Draghi, si dimetterà da premier nelle mani del capo dello Stato, ovvero di se stesso? Manterrà entrambe le cariche, finché il Parlamento non voti la fiducia a un nuovo esecutivo? E in caso contrario, chi guiderà il governo nel frattempo? Per fare ordine, occorre muovere da una duplice premessa. Primo: la Costituzione vieta di...
Mafia, la memoria è vana senza l’impegno quotidiano

Mafia, la memoria è vana senza l’impegno quotidiano

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Sapete quale è veramente il problema? Noi di mafia non sappiamo nulla! Ad un certo punto, il 23 maggio o il 19 luglio ci svegliamo la mattina, andiamo su un social qualunque e notiamo che un amico qualunque ha postato qualcosa di scopiazzato e ci ricordiamo :‘Ah già ! Oggi ricorre l’anniversario di Falcone .... oggi quello di Borsellino ...’E sbamm.... cerchiamo su google una bella immagine, ‘na frasetta ad effetto ... e sbamm... ho fatto il mio dovere di ricordare...No signori miei, non funziona così.La mafia è negli altri 363 giorni. Negli uffici pubblici, nelle scuole, negli ospedali, nelle giunte, nei consigli comunali, nelle gare d’appalto, nei fondi UE. Dappertutto. Ove più ove meno... La lotta alla mafia esige una guerra vera, una guerra chiara e voluta. Fatela entrare n...
Mafia: il mio ricordo quotidiano del giudice Giovanni Falcone

Mafia: il mio ricordo quotidiano del giudice Giovanni Falcone

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Lo faccio oggi. In una giornata della minchia, quando nessuno ricorda niente, quando tutti scordiamo che la mafia c’è sempre e non solo il 23 maggio di ogni anno. Lo faccio adesso, mentre sono in procinto di versarmi stancamente un bicchiere di the Santal al limone e mi sto spostando altrettanto stancamente dalla sala alla cucina. E lo faccio adesso perché adesso, senza un motivo particolare, ho pensato a quella stele commemorativa posta lì a Capaci , sul bordo dell’autostrada,a memoria di quel sacrificio che sono ‘costretto’ a vedere quando arrivo o quando riparto dalla mia terra tramite aeroporto. E mi fa’ più male guardala quando sono in procinto di lasciare la Sicilia e tornare al Nord. Perché il giorno della partenza, del ritorno a questo dolce esilio perpetuo è, strictu sens...
Il tentativo di censurare Fedez e la mediocre Rai nelle mani di Salvini

Il tentativo di censurare Fedez e la mediocre Rai nelle mani di Salvini

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E niente. C'è questa storia di Fedez al Concertone del Primo maggio che vorrebbe dire quattro parole in libertà. E' nello spirito del Concertone, del Primo maggio, della forza di un sindacato di sinistra, democratico, rappresentante de noantri. Ma arriva la richiesta di vedere prima il discorso : non si sa mai il rapper possa disturbare il manovratore, dire qualche parola su questo o quel politico, argomentare su xenofia e omofobia, intervenire sui vizi e i lazzi della Lega di Salvini. E infatti è proprio Salvini che mette le mani avanti e detta la linea. Dice Fedez che la vicedirettrice di Rai 3 ha definito il suo intervento inopportuno. Ci permettiamo di dire che inopportuna è la presenza di questa vicedirettrice nella rete che fu di Sandro Curzi che si starà rivoltando nella tomba per ...
Strage Borsellino e le accuse di Fiammetta. Quando si comincerà a indagare veramente?

Strage Borsellino e le accuse di Fiammetta. Quando si comincerà a indagare veramente?

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E ora? Ora che un altro si è presentato alla nostra porta per raccontare la sua verità sulla strage di Via d’Amelio del 19 luglio 1992 in cui morirono il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta? Che facciamo? Ora che questo signore, con 80 omicidi alle spalle, racconta di aver preparato lui l’esplosivo per Borsellino e dice di non aver visto nessuno dei servizi segreti? Ora che è stato smentito dalla procura di Caltanissetta (Avola dice di essere a Palermo il 17 luglio 1992 ma era a Catania e aveva un braccio ingessato) che da anni si occupa di questa e altre stragi che ci diciamo? Nulla, non ci diciamo nulla. Perché forse nulla merita questa vicenda, assurda e opaca come tante altre che hanno attraversato quasi 30 anni di bugie e depistaggi di Stato. Ma abbiamo parecc...
8 marzo, il pensiero di Aurora per le donne

8 marzo, il pensiero di Aurora per le donne

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L'8 marzo è una festa specialissima; prima di iniziare a parlare con cummari e cummareddi ascoltami. NOI DONNE COSA SIAMO? Oggetti? Animali? Cenerentola? Qualche anno fa abbiamo parlato di uguaglianza, no? Quindi, LE DONNE COS'HANNO FATTO PER ESSERE MALTRATTATE? Avete mai sentito parlare di FEMMINICIDIO al TG? Sapete quante donne sono state mandate in cielo dal proprio marito? A quante di esse sono state fatte cose orribili? Le femmine per gli uomini sono una specie di Google, le vengono a cercare solo quando il bisogno si fa sentire, o nel caso di qualcuno solo per picchiarle. Che poi, ci rendiamo conto che fino a pochi anni fa...LE DONNE NON AVEVANO DIRITTI. No aspettate ma dove viviamo? Ci rendiamo conto? L'unica cosa che potevano fare le donne a quei tempi era ...
Governo Draghi: speriamo in un nuovo Einaudi e un nuovo Piano Marshall

Governo Draghi: speriamo in un nuovo Einaudi e un nuovo Piano Marshall

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“John Maynard Keynes, nell’anno 1933, osservava: se il sistema liberale non avrà la capacità di risolvere i problemi della disoccupazione, dell’instabilità valutaria e dell’inflazione, l’attrazione dei sistemi sovietico, fascista, nazista diverrà irresistibile” (citazione di Sabino Cassese su Lettura del 31 Gennaio 2021). Libertà e Sicurezza la cui relazione dialettica è parte inalienabile della condizione umana (Zigmunt Bauman, citato sul Corriere della Sera, 8 Febbraio 2021 da Goffredo Buccini); “quando il livello di guardia della paura viene superato, fino a farci sentire minata la nostra sicurezza e quella delle persone che amiamo, siamo disposti a cedere quote via via significative di Libertà”. Ciò che potrebbe “accadere ai nostri posti di lavoro, alle scuole dei nostri figli ...
Covid, non solo Rt: il valore  politico dei numeri della nostra vita

Covid, non solo Rt: il valore politico dei numeri della nostra vita

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Il ragionamento, lo diciamo subito, non è nostro. Ma lo condiamo totalmente e per questo ve lo sottoponiamo. Perché contiene in sé una richiesta semplice quanto rivoluzionaria: i numeri non sono solo importanti ma devono essere trasparenti. E poi contiene un'osservazione che può apparire secondaria ma non lo è: i numeri possono essere rappresentati in modi diversi. Così quando qualcuno dei nostri governanti in tempo di pandemia da Covid dice che a comandare sono i numeri è bene riprendere in mano questo pezzo che Chiara Valerio, non a caso ha scritto un libo per Einaudi il cui titolo è «La matematica è politica», ha scritto per il quotidiano Domani Chiara Valerio Foto di Di Lavinia Azzone Cosa scrive Chiara Valerio? Ecco: "Ci sono poi numeri che obbligano i movimenti di un’inter...
Chiedono sviluppo per le aree montane, arrivano i rifiuti nucleari

Chiedono sviluppo per le aree montane, arrivano i rifiuti nucleari

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Viene da ridere se non ci fosse davvero da piangere. Perché ormai siamo sull'orlo del ridicolo. Da oltre 25 giorni c'è un presidio fisso allo svincolo di Irosa, sull'autostrada Palermo-Catania, strada d'accesso per le Madonie: il comitato per le Zone franche montane di cui fanno parte cittadini, amministratori pubblici chiede che venga approvata la norma, esitata dall'Assemblea regionale siciliana nella forma di legge voto e ora in parlamento per l'approvazione definitiva. Una norma che darebbe una boccata d'ossigeno non assistenziale ma strutturale alle aree montane della Sicilia da tempo abbandonate e sulla via di un inesorabile spopolamento. Una iniziativa, quella per le Zone franche montane, che qualcuno vorrebbe far passare sotto silenzio perché magari ha altri programmi e altri pro...
Beni culturali, Carta di Catania: buone intenzioni ma mancano le risorse per le buone professionalità

Beni culturali, Carta di Catania: buone intenzioni ma mancano le risorse per le buone professionalità

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di Bartolo Megna* Sono un tecnico e non un gestore, quindi la mia percezione del tutto è poco allenata al tema della fruizione. Ma un paio di cose, diciamo così, a titolo strettamente personale sulla cosiddetta Carta di Catania vorrei dirle. Nel complesso vedo buone intenzioni, alcune giuste idee di innovazione di una situazione stantia nello sfruttamento dei beni culturali, ma come sempre a costo zero per la Pubblica amministrazione, che così potrà vantarsi di aver messo in campo una rivoluzione che invece rischia di finire in un compromesso al ribasso. Di positivo, intanto, vedo la possibilità di sfruttare patrimoni immensi e nascosti (non sai quante opere abbiamo restaurato e poi sono tornate nei depositi a prendere polvere e proseguire nel cammino di oblio), con alcune premesse ...
Rifiuti Sicilia, Federconsumatori: “Il nuovo piano potrebbe essere già vecchio”

Rifiuti Sicilia, Federconsumatori: “Il nuovo piano potrebbe essere già vecchio”

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La commissione Via-Vas ha appena dato il via libera al nuovo Piano regionale dei rifiuti che adesso verrà trasmesso all'Assemblea Regionale Siciliana. Il Piano è stato giudicato dalla Commissione "conforme alla legislazione regionale, nazionale ed europea" e, secondo il Governo regionale, rappresenta un'altra tappa del percorso che porterà a chiudere con un passato fatto di continue emergenze e di gestioni commissariali. L'approvazione del Piano Rifiuti, certamente, pone fine a decenni di stato emergenziale del settore rifiuti ma, in un certo senso, potrebbe essere "nato vecchio" se non sarà incentrato sui decreti legislativi di recepimento dell'ultimo pacchetto europeo di misure sull'economia circolare, che ha modificato 6 direttive europee in materia di rifiuti e ...
Vaccini, Crisanti al Corriere: “La trasparenza è la misura del rispetto che si nutre nei confronti degli altri”

Vaccini, Crisanti al Corriere: “La trasparenza è la misura del rispetto che si nutre nei confronti degli altri”

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Pubblichiamo la lettera che Andrea Crisanti ha inviato al Corriere della Sera per spiegare la sua posizione sui vaccini anti-Covid. Caro Direttore, In una recente intervista a Focus life in risposta alla domanda se mi sarei vaccinato a gennaio ho affermato che non lo avrei fatto fino a che i dati di efficacia e sicurezza non fossero stati messi a disposizione sia della comunità scientifica sia delle autorità che ne regolano la distribuzione. Ho formulato un concetto di buon senso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino né tantomeno metteva in discussione la validità della vaccinazione come il mezzo più efficace per prevenire la diffusione delle malattie trasmissibili. La mia storia personale e scientifica ne è la testimonianza. La mia dichiarazione,...
Letterina di Natale a Giuseppe Conte di un “bambino” di 65 anni

Letterina di Natale a Giuseppe Conte di un “bambino” di 65 anni

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Carissimo Presidente Conte,   sono un “bambino” di sessantacinque anni e torno a riscriverle per l’ennesima volta, sperando in un suo cortese cenno di risposta. Almeno stavolta. Almeno una supercazzola da maestrino elementare, come ha fatto con l’altro bambino che le ha scritto, temendo un lockdown per Babbo Natale. Lei conosce la storia di Norman Zarcone? Be’, se non la conosce deleghi il suo ufficio stampa a cercare notizie, da parte mia le ho già raccontato tutto a più riprese. A settembre, in una delle mie innumerevoli missive, le avevo lanciato un guanto di sfida: venga a Palermo, incontri i giovani, gli amici di Norman, i tanti che si sono stretti attorno al suo nome e al suo gesto lacerante. Venga a Palermo - le avevo chiesto - e affrontiamo un discorso equilibrato col Primo cittadi...
Coronavirus, Sicilia in arancione: più medici sul territorio e meno forestali

Coronavirus, Sicilia in arancione: più medici sul territorio e meno forestali

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L'inserimento della Sicilia nella zona arancione ai fini del contrasto alla diffusione del Coronavirus pone una serie di interrogativi. Ma uno in particolare diventa quasi un tarlo: c'è qualcosa che non sappiamo e che ha motivato la scelta del presidente del Consiglio e del ministro della Salute? Per essere più chiari: quali sono i motivi che hanno spinto il governo nazionale a inserire la Sicilia in zona arancione lasciando fuori regioni come la Campania che invece, all'apparenza, hanno una condizione epidemiologica peggiore della nostra? Sarebbe utile oggi, andando oltre la polemica politica,  dare una risposta a queste due semplici domande, con dati tecnici, analisi e spiegazioni. Perché capire le ragioni della scelta del governo ci aiuterebbe a comprendere meglio le nostre debolezze,  ...