Emergenza strade in Sicilia, Toninelli: “Musumeci continua a fare confusione”

“La Regione continua a non operare in modo costruttivo per raggiungere, in sinergia con il Governo centrale, l’obiettivo di ridare all’isola una rete viaria decente”. Così in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Danilo Toninelli.

Innanzitutto, rileva, “non si possono questuare 300 milioni all’esecutivo quando ci sono diverse centinaia di milioni di fondi Fsc del Patto Sicilia per le infrastrutture, che non sono stati spesi e che il commissario sarà chiamato a utilizzare rapidamente. In seconda battuta, nell’elenco delle strade su cui intervenire, inviato dalla Regione al Mit il 15 marzo scorso, sono presenti svariate tratte per le quali il dicastero di Porta Pia, con un decreto ministeriale del febbraio 2018, ha già stanziato abbondanti risorse. Ci si riferisce al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione delle rete viaria di Province e Città Metropolitane, programma pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2 maggio 2018”.

Nell’ambito di tale strumento pluriennale, sottolinea il ministero delle Infrastrutture, “sono stati già approvati interventi riferiti alla viabilità provinciale della Regione siciliana e sovrapponibili, per circa 40 milioni di euro, alle richieste formulate dall’assessorato regionale pochi giorni fa”. 

E’ evidente, aggiunge il Mit, “che senza un contributo fattivo e puntuale della giunta siciliana, per il Governo è più difficile dare concretamente una mano all’isola, come peraltro sta già facendo e come intende ulteriormente fare inserendo una norma ad hoc per il commissario straordinario alla viabilità. Invece di generare confusione e battere cassa a vuoto, spesso per opere già finanziate dallo Stato centrale, la Regione si coordini urgentemente con le ex Province per riformulare in modo più preciso l’elenco degli interventi”.

Il Mit e il Governo “sono al lavoro su una norma che consenta alla struttura commissariale di agire rapidamente, di evitare pastoie burocratiche e di accorciare i tempi per l’utilizzo concreto dei fondi a disposizione, in modo da rimettere il prima possibile in sesto il sistema viario dell’isola”.