Enti locali, ennesimo rinvio per le elezioni delle province

Enti locali seduta Ars

Con il via libera dell’Ars alla legge sugli Enti locali, approvato all’unanimità con 18 astenuti, arrivano alcune modifiche sostanziali per i Comuni siciliani. A cominciare dai tre mandati consecutivi per i sindaci dei comuni fino a cinquemila abitanti cui si aggiungono, per dire, la nuova disciplina per l’affidamento degli incarichi ad esperti nei casi in cui l’Ente abbia documentabili carenze delle specifiche professionalità.

La norma ha previsto lo scioglimento del consiglio comunale nella sola ipotesi  di mancata approvazione del bilancio di previsione, e non anche del rendiconto di gestione,  in ragione della diversa natura dei due documenti contabili. Ed ancora, sono state previste le incompatibilità per assessori e consiglieri comunali e le modifiche alla disciplina che regola le funzioni dei commissari straordinari. Il terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni recepisce la legge nazionale 56 del 2014 e vale come limite massimo di mandati consecutivi: sono quindi possibili anche mandati ulteriori, sempre fino a tre consecutivi, purché dopo il terzo ci sia un’interruzione temporale idonea. “Si tratta di una norma che va incontro alle necessità delle piccole comunità – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata di Attiva Sicilia – Nei piccoli comuni, infatti, è sempre più difficile trovare persone che si impegnino in politica, a causa di spopolamento ed emigrazione”.

“II risultato ottenuto in Aula -afferma Stefano Pellegrino, Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars- premia la puntuale stesura del ddl governativo proposto da Bernardette Grasso e i lavori preparatori svolti, in assoluta condivisione ed armonia, dalla commissione che presiedo”. 

Per contenere i rischi sanitari legati alla pandemia in corso la norma prevede la riduzione ad  un terzo del numero di sottoscrizioni necessario per la presentazione di liste e candidature nelle elezioni degli organi degli enti di area vasta e nelle elezioni comunali che debbano svolgersi durante l’attuale periodo di emergenza sanitaria. Sono stati infine diversamente disciplinati  i permessi per i sindaci che svolgono attività lavorativa dipendente per partecipare a sedute o riunioni. Con lo stesso disegno di legge, anche per ragioni legate all’andamento epidemiologico, sono state rinviate le elezioni provinciali, già fissate per la fine di marzo, al mese di luglio, successivamente alle prossime elezioni comunali.