Finanziaria, tagli per 600 mila euro alle scuole primarie paritarie

Forte dissenso e preoccupazione della Fidae Sicilia per i drastici tagli alle scuole paritarie previsti nella Finanziaria regionale. I delegati della Fidae (Federazione istituti di attività educative) Sicilia, su incarico del presidente padre Vitangelo Denora, che è anche direttore generale dell’Istituto Gonzaga-ISP, presenti al tavolo tecnico richiesto dalle associazioni più rappresentative delle scuole paritarie in Sicilia, hanno chiesto all’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao spiegazioni relative all’arrivo in aula della legge di stabilità regionale 2019 con una riduzione di 600 mila euro dei finanziamenti per le scuole primarie paritarie.

L’assessore ha spiegato a tutti i rappresentati che tale decisione è dovuta ad un deficit ereditato della gestione regionale del governo precedente e che in questo momento può essere risolto attraverso il taglio a molte voci di spesa del bilancio, ma ha rassicurato i presenti assumendo l’impegno di rimpinguare il capitolo di bilancio nel breve periodo, quando l’assessorato sarà in grado di apporre allo stesso rettifiche in aumento a favore delle scuole paritarie che andranno a coprire l’attuale diminuzione. La Fidae ha preso atto dell’impegno e ha dichiarato che continuerà a vigilare per difendere gli interessi delle scuole paritarie. Ha anche informato l’assessore che si farà promotrice di iniziative volte all’ottenimento del ripristino del “buono scuola” per le scuole paritarie siciliane.

“In quasi tutto il mondo le scuole paritarie ricevono contributi molto significativi da Stato e Regioni – ricorda padre Denora – Solo in Italia si dibatte ideologicamente su questo tema, dimenticando che il sistema delle paritarie rappresenta la seconda gamba del sistema nazionale pubblico d’istruzione, con l’obiettivo di ampliare sul territorio le opportunità e il pluralismo dell’offerta formativa e migliorare la qualità dell’educazione del nostro Paese. È su questo che oggi occorrerebbe investire tutti: l’educazione delle giovani generazioni”.