Tagli al Fondo pensioni dei regionali, sindacati attaccano Crocetta

“Crocetta taglia il Fondo pensioni dei regionali”. È l’allarme lanciato dai segretari generali del Cobas/Codir, Dario Matranga e Marcello Minio. “Da notizie apprese sugli organi di stampa, dall’anno prossimo – secondo una norma proposta in Finanziaria dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, si legge in una nota, i fondi per l’assistenza ai disabili saranno stanziati anche grazie a un taglio annuale di 59 milioni di euro da effettuare sulle entrate del Fondo di Quiescenza, l’istituto che eroga le pensioni ai dipendenti regionali”.

“Un presidente Crocetta – proseguono i segretari generali – che dà, quindi, la sensazione di preoccuparsi più degli effetti mediatici che delle reali e strutturali necessità dei disabili e che vorrebbe mettere le mani sull’unico Ente regionale in attivo al quale, se la norma passasse, in cambio delle somme sottratte, verrebbero “rifilati” immobili che – in un momento di crisi immobiliare come questo – potrebbero significare in realtà mettere in campo una vera e propria azione di “pirateria finanziaria”che rischierebbe di compromettere la tenuta stessa del Fondo Pensioni.

Il Fondo verrebbe, così, scandalosamente, in possesso anche di una serie d’immobili ristrutturati, circa 15 anni fa, a spese della Regione, venduti poi a società private varie e contestualmente ripresi in affitto per mantenervi i propri uffici. Gli immobili in questione verrebbero appioppati al Fondo Pensioni, che anche allo scopo di renderli utilizzabili, dovrebbe dissanguare le proprie casse in improbabili e costosissimi lavori di ristrutturazione e di adeguamento.

Il governo regionale, quindi, sottraendosi agli obblighi di datore di lavoro, anziché versare quanto dovuto in termini di contributi previdenziali dovuti come datore di lavoro nonché delle quote trattenute ai lavoratori stessi, si approprierebbe così di somme obbligatoriamente vincolate, disfacendosi in cambio di immobili che potrebbero non avere alcun reale valore di mercato.

“Il governo Crocetta nei saldi di fine stagione della legislatura – commentano i segretari generali del Cobas/Codir, Dario Matranga e Marcello Minio – dimostrando inadeguatezza anche nel trovare soluzioni strutturali al problema della disabilità, vorrebbe produrre invece l’ennesima finanziaria “scafazzata” che ha anche il sapore di una vera e propria “rapina” nei confronti dei lavoratori; tutto ciò corrisponde a un atto palesemente incostituzionale che compromette gravemente la stabilità finanziaria del Fondo di Quiescenza. A questo punto ci appelliamo a tutti i parlamentari dell’ARS per respingere tale norma illegittima, reperendo le risorse necessarie per la disabilità siciliana in modo strutturale e non attraverso “una tantum” e, contestualmente, – esattamente come nel resto del Paese – approvare una norma che trasferisca tutto il personale regionale alla gestione INPS mettendolo così al riparo dalle scorribande irresponsabili del governo regionale presente e futuro”.