Giornalisti sottopagati in Sicilia, l'Ordine apre un'inchiesta

Il Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha aperto un procedimento nei confronti di dieci direttori responsabili di testate dell’isola, ai quali viene contestata la violazione della Carta di Firenze, per avere consentito che le retribuzioni dei collaboratori esterni fossero del tutto insufficienti e contrarie ai principi costituzionali di dignità del lavoro e delle norme a tutela della professione giornalistica.
Il procedimento è stato instaurato sulla base di una indagine conoscitiva iniziata alla fine del 2012 dal Consiglio dell’Ordine della Sicilia e trasmessa al Consiglio di disciplina territoriale pochi mesi dopo il suo insediamento. Ulteriori approfondimenti e trasmissioni di atti sono stati fatti pure in periodi successivi, anche in virtu’ delle segnalazioni inviate agli Ordini regionali dal Consiglio nazionale e dal presidente Enzo Iacopino, assertore dei principi dell’equo compenso, sanciti dalla Carta di Firenze, in vigore da ormai oltre quattro anni.
La verifica disciplinare, che sarà presto estesa ad altri episodi, relativi alle stesse e ad altre testate, riguarda in questa prima fase Giovanni Pepi, condirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo, della Sicilia, Salvatore Calaciura, direttore responsabile di Sicilia Info, Nino Arena, di Tempo Stretto, Marco Lombardo, di Oggimedia, Antonio Pasquale Lufrano, di Trapani ok, Rocco Di Vincenzo, di Newnotizie, Carlo Galati, di Sicilia Today, Alessandro Mascia, di Web Marte Tv, Marco Volpe, di Hercole.it.