I Forestali siciliani rischiano di non poter tornare a lavorare neanche oggi

A causa della mancanza di liquidità nelle casse della Regione e per lo sforamento del patto di stabilità i forestali siciliani rischiano di non ricominciare a lavorare. A lanciare l’allarme sono la Cgil e la Flai Sicilia. Si riapre così una vertenza che sembrava conclusa, alla fine della settimana scorsa, con la ratifica da parte del governo della delibera Cipe sui finanziamenti. “Dopo settimane spese per cercare la soluzione al problema, con autorevoli interlocuzioni col governo nazionale – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro – non si può scoprire d’un tratto che abbiamo scherzato e che il problema delle risorse resta tutto aperto. L’assessore Baccei- aggiunge-non poteva certo ignorare una situazione talmente grave da rischiare di determinare contraccolpi anche in altri settori legati alla spesa pubblica”. Per Pagliaro “è una situazione che va a demerito del nuovo Esecutivo. Richiamiamo alla responsabilità il governo- sottolinea il segretario della Cgil- che deve acquisire consapevolezza del fatto che ci troviamo in una situazione di allarme sociale”. Già nelle prossime ore, intanto le categorie annunciano la ripresa della mobilitazione, con presidi davanti alle prefetture. “Lo stallo- afferma il segretario generale della Flai Sicilia, Salvatore Tripi- sta determinando forte tensione tra i lavoratori che rischiano di subire penalizzazioni economiche nell’ordine del 30%. Il governo deve trovare soluzioni immediate”.

I fondi che erano stati promessi sono stati prelevati dalle programmazioni 2007-2013 e 2000-2006 del Fondo Sviluppo e Coesione. Nel dettaglio sono stati sbloccati complessivamente circa 900 milioni di euro destinati ad assicurare la copertura del contributo di finanza pubblica della Regione (673 milioni di euro), al cofinanziamento regionale della programmazione comunitaria 2007-13 (per 140 milioni di euro) e per la difesa del patrimonio boschivo (per 87,9 milioni, destinati a pagare in realtà i 24 mila braccianti forestali).