La Finanziaria che premia gli Lsu e i Pip ma si dimentica delle imprese

Stipendi Ars

Un momento della seduta inaugurale dell'Assemblea Regionale Siciliana, Palermo, 5 dicembre 2012. ANSA / FRANCO LANNINO

Salvi gli ex sportellisti, i Pip, i forestali, stabilizzati i circa seimila Asu e salvati anche i precari e pensionati ex Asi oggi Irsap, ma per le imprese c’è il nulla assoluto.

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la manovra finanziaria definita “light” (ma forse è il caso di definirla pre elettorale) con 37 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti. Esultano ironicamente i grillini (è l’ultima di questo governo) e dopo giorni di polemiche e spaccature nella maggioranza (in due giorni di seduta non era stato votato nemmeno un articolo) il rischio del voto anticipato ha accelerato il voto.

Mentre le imprese artigiane in Sicilia sono in sofferenza e il neo presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro chiede più sostegno alle imprese, all’Ars i deputati stanno già pensando alla campagna elettorale del 5 novembre.

Ma vediamo nel dettaglio le norme:

NORMA SALVA PIP. Approvata la norma che reintegra circa 200 ex Pip espulsi perché con condanne definitive  per reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio o le persone.

DISABILI. Previsto un fondo unico per la disabilità composto da 36 milioni di fondi regionali, 68 milioni di fondi statali, 20 milioni per trasporto dei disabili, gli altri 34 milioni che i Comuni dovranno utilizzare per intervento sulla disabilità e, ancora, circa 80 milioni che deriveranno in parte da risparmi appalti sulla sanità e da altri fondi del bilancio prelevabili grazie ai fondi che saranno trasferiti dall’Irfis. Nota positiva per quanto riguarda i disabili l’emendamento proposto (e approvato) dei 5 stelle che prevede l’introduzione della figura del caregiver che si aggiunge agli altri 3 soggetti da cui i disabili potranno farsi assistere, e cioè gli accreditati all’albo regionale delle istituzioni socio assistenziali pubbliche e private, gli operatori iscritti al registro pubblico degli assistenti familiari e gli operatori OSA e OSS.

FONDO PENSIONI. L’articolo 13 è stato considerato il fulcro dell’intera manovra ed è su questo che la maggioranza si è spaccata e dove ci sono state le polemiche maggiori. L’articolo prevede che la Regione riacquisti i palazzi ceduti dieci anni fa con 60 milioni di euro del Fondo pensioni, ma il Fondo pensioni si accollerà anche il mutuo da 104 milioni di euro che i privati, nel 2007 aprirono per comprare i beni della Regione stessa. La Regione cederà poi alcuni altri immobili per un valore di 118 milioni di euro al Fondo: ma per i prossimi due anni non erogherà la rata che per legge deve garantire al Fondo pensioni per garantire le pensioni dei regionali, pari a 59 milioni di euro all’anno.  Grazia a questo si sblocca la liquidità dal bilancio. Soldi che servono a coprire la spesa di tutta la Finanziaria, disabili compresi.

EX SPORTELLISTI. Approvata una norma che stanzia 6 milioni di euro per consentire di assumere nei Centri per l’impiego a tempo determinato alcuni dei 1.800 ex sportellisti da anni senza lavoro.

FORESTALI e CONSORZI DI BONIFICA. Via libera anche alle norme di salvaguardia per i Consorzi di bonifica e per i forestali: saranno pagate le mensilità arretrate e si apre la porta all’aumento delle giornate lavorative.

ASU. Via libera a una norma che apre alla stabilizzazione di 6 mila Asu, lavoratori nei Comuni che ricevono un sussidio pari a circa 700 euro al mese. Adesso avranno un contratto  da Lsu e potranno essere stabilizzati se i Comuni o gli enti che li utilizzano possono assumerli.

AEROPORTO DI BIRGI E COMISO. Agli aeroporti di Birgi e Comiso sono stati stanziati 5 milioni e mezzo di euro per il 2017, 6 milioni per il 2018, 6 milioni e mezzo per il 2019 e ulteriori 5 milioni di euro per la ricapitalizzazione dell’aeroporto della provincia di Trapani.

DECADENZA DEI SINDACI. Via libera alla legge salva sindaci che abroga la norma in vigore sulla decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio.

ARAS. Salvi i 115 dipendenti dell’Associazione regionale allevatori (recentemente fallita). La norma prevede la creazione di un albo al quale l’Istituto zootecnico dovrà fare assunzioni per fare le stesse operazione di certificazione sulle carni che faceva l’Aras.

TICKET SANITARIO. Approvata l’esenzione del ticket sanitario per i disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego e con un reddito familiare inferiore agli 11 mila euro lordi all’anno.

FONDI AI COMUNI. Previsti oltre 800 milioni per i Comuni siciliani. Approvate alcune riserve dal fondo dei Comuni. Due milioni e mezzo andranno per gli abbonamenti degli studenti pendolari fuori sede. Anche i comuni colpiti dalla calamità della ‘cenere lavica’ potranno accedere al fondo unico da un milione e 700 mila euro per interventi straordinari di protezione civile.

PERSONALE DEGLI ENTI IN LIQUIDAZIONE. Per gli enti in liquidazione (Eas, Espi, Ems, Terme di Acireale e Sciacca, l’Arsea, l’Agenzia della Regione siciliana per le erogazioni in agricoltura) la Regione non interverrà per pagare i debiti e personale sarà trasferito alla Resais.

APPALTI. Previsto l’obbligo di pubblicare sui giornali, con regolare certificazione delle copie vendute in edicola, le gare di appalto e dei subappalti.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. Le aziende locali di trasporto riceveranno oltre 200 milioni di euro dalla Regione ogni anno per tratte avute senza gara e per altri due anni non saranno previste altre gare.