Lascia perplessi la proroga del bando per i programmi integrati di riqualificazione

Con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 13 del 15/3/2013, l’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, ha prorogato il termine, per la presentazione delle istanze per l’accesso ai contributi per i programmi integrati per il recupero e la riqualificazione della città. Il bando (il cui rinvio era stato anticipato da Il Mattino di Sicilia) era stato pubblicato, sempre sulla Gurs il 16/11/2012 e prevedeva il termine di presentazione delle istanze da parte dei Comuni, quali soggetti attuatori, per il 16/3/2013. Il bando prevede un partenariato pubblico-privato e la presentazione di un programma integrato di intervento di edilizia abitativa e di riqualificazione urbana con una dotazione finanziaria pubblica pari a 17.000.000 di euro oltre il necessario apporto finanziario privato di quasi 35.000.000 di euro per un totale di quasi 52.000.000 di euro.

L’avere, un giorno prima della scadenza, prorogato di due mesi, il termine della presentazione delle istanze, lascia notevolmente perplessi. In una situazione di forte crisi del sistema delle costruzioni ritardare di ulteriori due mesi, la presentazione delle istanze e tutto l’iter successivo di verifica delle istanze, di formazione della graduatoria, di concessione del finanziamento, penalizza non solo i Comuni, che prontamente avevano già predisposto tutta la documentazione richiesta dal Bando, ma significa sostanzialmente ritardare l’uso di risorse economiche pubbliche e private. Invocare, a giustificazione della proroga, la difficoltà manifestata da parte di alcune amministrazioni comunali per la complessità delle procedure per la presentazione delle istanze e la crisi occupazionale manifestata dalle organizzazioni sindacali, è un ossimoro. Inoltre, la proroga del bando può continuare a generare la non credibilità dei termini di scadenza previsti nei bandi pubblicati. Sarebbe stato più opportuno rispettare la scadenza posta dal Bando, chiudere una prima graduatoria con le istanze pervenute e ammesse e nel caso di risorse ancora disponibili procedere alla pubblicazione di un ulteriore bando. Solo così si da un giusto valore al fattore tempo non penalizzando amministratori e soggetti privati virtuosi. Ma la vera difficoltà nella presentazione delle istanze è che il bando prevede l’attestazione che le opere previste, nel Programma integrato presentato dal Comune, siano conformi allo strumento urbanistico vigente o adottato. E’ evidente che in una Regione dove solo il 25% dei Comuni ha uno strumento urbanistico vigente o adottato, quale sia il vero ostacolo, alla programmazione e all’uso delle risorse economiche. E sino a quando non si procederà all’emanazione di una nuova Legge urbanistica in Sicilia, continueranno ad esserci occasioni mancate.