Lo strano bando lampo per l’assunzione di un giornalista all’Università di Palermo…

Rischia di diventare l’ennesimo caso di concorso poco trasparente quello appena chiuso a Palermo per la selezione di un giornalista che, avrebbe dovuto svolgere attività di “supporto alla divulgazione delle attività di ricerca e innovazione” dell’Università del capoluogo siciliano. Con questo concorso l’Ateneo intende avvalersi di una figura che abbia “conoscenze e competenze professionali non possedute dal personale interno”, ovvero un giornalista/esperto in comunicazione esterna, con “l’obiettivo primario di implementare tutte le azioni necessarie per raggiungere la massima visibilità, anche in occasione dell’Expo 2015”. Fin qui nulla di strano se non che a provocare scalpore e clamore sono state sia le tempistiche che le modalità di selezione per la figura ricercata: il bando, infatti, è comparso per soli 5 giorni ed esclusivamente sul sito dell’Ateneo. Come se non bastasse, per un periodo lavorativo molto limitato (un mese) la retribuzione è di ben 8000 €. Cifre importanti, anomale e senza dubbio parecchio generose. Come se non bastasse, l’invio dei curricula è avvenuto attraverso l’unico canale della posta elettronica certificata e la scadenza contingentata ha consentito solo a cinque giornalisti di inoltrare in tempi utili le proprie candidature. I curricula dei candidati sono poi passati al vaglio di una commissione esaminatrice composta dai docenti di Semiotica Giovanni Marrone (presidente) e Dario Mangano (componente), e da Giuseppe Grasso (componente), responsabile settore Comunicazione istituzionale dello staff del rettorato. Inevitabile la segnalazione di queste anomalie all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e agli organi competenti. In una nota pubblicata sul sito dell’Ordine, il Rettore è chiamato a chiarire il tutto: “Desideriamo che venga fatta chiarezza dal rettore dell’Università di Palermo, sulla selezione per alcuni servizi di comunicazione all’esterno, espletata nei giorni scorsi con l’assegnazione dell’incarico. Lo affermano l’Ordine dei Giornalisti e l’Associazione siciliana della stampa, che esprimono perplessità sulla pubblicazione e diffusione del bando. Ordine e Assostampa intendono approfondire con il rettorato il tema della regolarità formale della procedura seguita, che allo stato attuale non hanno elementi per contestare, ma si pongono il problema di un’effettiva trasparenza e comunicazione della selezione all’esterno, dato che l’avviso è stato pubblicato per soli cinque giorni e su una sola piattaforma, www.unipa.it. Tutto ciò, ovviamente, ferme restando la stima e la vicinanza ai colleghi che hanno partecipato al bando e alla vincitrice della selezione”. Pronta la replica del Rettore, Roberto Lagalla ha dichiarato: “Sintesi, soggetto in house dell’Università di Palermo, è stata costretta ad utilizzare una procedura d’urgenza per via del poco tempo a disposizione. La partecipata dell’Ateneo, infatti, è stata definita amministrativamente alla fine dello scorso mese di aprile. Non aveva l’obbligo di seguire le stesse procedure di evidenza necessarie per le Amministrazioni pubbliche e l’attività non era legata solo all’Expo, bensì alla promozione dei risultati di progetti e attività scientifiche per conto dell’Università”. Comunque, qui c’è il verbale di gara, per sapere chi ha partecipato, e chi ha vinto.