Mafia, estradato dagli Usa Freddy Gallina

Freddy Gallina, 44 anni, colpito da tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e ritenuto responsabile di tre omicidi aggravati dalla finalità mafiosa, appartenente a Cosa nostra, rientra in Italia dopo una battaglia per ottenere la sua estradizione durata quasi 5 anni.L’arrivo oggi a Fiumicino di Gallina, scortato dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), “è da considerare uno straordinario successo italiano perché un pericolosissimo criminale sconti in carcere le pene inflittegli: risultato reso possibile dall’ implementazione degli scambi informativi, delle metodologie operative e investigative con gli Stati Uniti, fortemente sostenuta dal prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della pubblica sicurezza”, si legge in una nota della polizia di Stato.

L’iter procedurale che ha portato all’estradizione di Gallina è durato 5 anni: Gallina è uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini e killer della mafia, ritenuto il braccio destro per la Sicilia occidentale, ed in particolare per la provincia di Palermo, del boss Salvatore Lo Piccolo.Gallina è stato arrestato per la prima volta nel 2008 nell’ambito dell’Indagine ‘Addio Pizzo’ del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo. Dopo un periodo di detenzione, alla fine del 2014, era stato scarcerato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Carini, da cui si era allontanato nel gennaio del 2016 rendendosi irreperibile.Le tracce di Gallina, seguite dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri, hanno portato negli Stati Uniti dove, in effetti, viene arrestato nel novembre 2020 da personale dell’Fbi e dell’Immigration Custom Enforcement di New York, a cui era stato segnalato per l’irregolare presenza sul territorio statunitense, ove aveva fatto ingresso con documenti falsi dal Canada.