Melilli, investimento di tre milioni di Acquapark bloccato dal Comune

Un investimento di circa 3 milioni di euro ed una poderosa ricaduta occupazionale chiusi in un cassetto, da circa 9 mesi, del Comune di Melilli che non ha ancora rilasciato l’autorizzazione per l’esecuzione dei lavori.   

Acquapark

“Il rischio di mandare in fumo l’investimento con conseguenze catastrofiche per la società ed i lavoratori della struttura è tutt’altro che infondato”. E’ la denuncia di Bianca Manuela Gennaro, amministratore unico di Acquapark srl, la società che gestisce il parco acquatico in contrada Spalla, struttura che opera sul mercato da oltre 21 anni.

L’obiettivo del gruppo è di incrementare l’offerta per i visitatori del parco con la realizzazione di una piscina, in parte ad onde in parte laguna, con giochi acquatici per bambini ed adulti. L’opera necessita di interventi complessi con tempi che oscillano tra gli 8 ed i 9 mesi, per cui la società Acquapark, nel febbraio scorso, ha presentato, attraverso una Pec inviata al Comune di Melilli, una richiesta di autorizzazione ai lavori.

Non risulta che l’ente abbia provveduto a curare le incombenze descritte dalle norme sull’edilizia, omettendo tra l’altro di convocare la conferenza dei servizi per via della presenza del vincolo paesaggistico sulla porzione di area interessata dai lavori.

La società Acquapark, in una vera e propria corsa contro il tempo, ha acquisito, di propria iniziativa, i pareri favorevoli del Genio civile, Vigili del fuoco, rilasciati il 7 settembre scorso,  e della Soprintendenza di Siracusa, il 16 settembre scorso, mettendoli a disposizione del Comune di Melilli.

“La risposta del Comune di Melilli –spiega l’amministratore unico di Acquapark srl – è arrivata il 2 novembre scorso, a nove mesi dall’avvio della pratica edilizia, con una lettera interlocutoria dell’ente, in cui, si fa riferimento ad ipotetici dubbi per cui si rende necessario un parere legale senza, però, indicazioni dei termini entro il quale dovrebbe essere espresso.  E’ davvero singolare che, dopo tutti questi mesi e con le autorizzazioni da me acquisite dagli enti interessati, si richiedano nuove consulenze”.

 I danni, in termini economici, sono evidenti a causa di un inspiegabile balletto burocratico.

“Per la realizzazione dell’opera – aggiunge l’amministratore unico di Acquapark srl – servono tra gli 8 ed i 9 mesi, per cui è di tutta evidenza che il fattore tempo è fondamentale per la riuscita dell’investimento e per la sua messa a reddito per la stagione 2022, in caso contrario il risultato sarebbe catastrofico”.

Frattanto, la società, attraverso il suo legale, l’avvocato Massimo Aiello, ha chiesto l’accesso agli atti del procedimento. “Non riusciamo davvero a capire – spiega l’amministratore unico di Acquapark srl  – le ragioni per cui si tarda a rilasciare le autorizzazioni. Saremo costretti a chiedere il risarcimento dei danni causati dalla incomprensibile inerzia del Comune di Melilli”.

La società Acquapark, a fronte di una situazione economica fortemente appesantita dalla pandemia, ha compiuto uno sforzo non indifferente ma la lentezza della burocrazia rischia di essere un messaggio negativo per futuri investitori. “Crediamo nelle potenzialità del territorio – conclude l’amministratore unico di Acquapark srl  – ed il nostro investimento è la risposta più eloquente ma quanto sta accadendo rappresenta un segnale negativo per gli operatori economici intenzionati ad investire proprio qui. E non credo che possiamo permetterci di perdere del tempo prezioso, ne va della ripresa economica e dell’occupazione”.