Musumeci a Casa Minutella: “Rifiuti? In Sicilia costruiremo un termovalorizzatore”

Nello Musumeci

Sui rifiuti in Sicilia “serve una svolta coraggiosa” e la costruzione di “un termovalorizzatore” nell’isola “e’ una delle ipotesi” che il governo regionale “sta esaminando assieme a quella di portare l’immondizia fuori dall’Isola”. A dirlo e’ stato il governatore Nello Musumeci ospite di ‘Casa Minutella’ su ‘BlogSicilia.it’. “Non escludo una soluzione drastica come quella del termovalorizzatore”, ha spiegato il governatore che poi ha risposto anche sulla dichiarata contrarieta’ del ministro dell’Ambiente Sergio Costa rispetto a questa soluzione: “Ho grande rispetto per quello che pensa il ministro ma noi usiamo le leggi dello Stato che non impediscono la realizzazione di inceneritori. Solo cosi’ potremo liberarci dalla schiavitu’ delle discariche”. E sul problema rifiuti nell’Isola: “In Sicilia siamo in una emergenza strutturale per quanto riguarda i rifiuti. Un’emergenza che dura dal 1999. Serve far crescere la differenziata e fino a quando resteremo a questi livelli la situazione non migliorera'”.

 

Sul fronte politico Musumeci ha detto: “Rimpasto? No, semmai qualche sostituzione se mi viene chiesta dalle forze politiche della coalizione, e a quel punto valuterei”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ospite di ‘Casa Minutella’ su ‘BlogSicilia.it’. “In questo momento escludo il rimpasto – ha aggiunto Musumeci -. La stagione del rimpasto e’ superata, tranne grandi casi particolari che per ora non vedo all’orizzonte. La squadra sta lavorando bene ed e’ affiatata – ha concluso il governatore -. Possiamo fare di piu’ e sono convinto che riusciremo a fare di piu'”. E a chi gli chiedeva di una possibile ricandidatura nel 2022, Musumeci ha risposto: “Non penso alla ricandidatura ma a lavorare per potere mantenere fede agli impegni assunti”.

 

Per quanto riguarda i dipendenti della Regione il governatore  “Non voglio polemizzare con i dipendenti regionali. Non ho offeso nessuno: guido la piu’ grande azienda della Sicilia e, come in tutte le aziende, il capitale e il lavoro sono le cose essenziali. La querela presentata nei miei confronti dai dipendenti? Non sono tutti, molti altri sono felici perche’ lavorano tanto, lavorano di cuore e con entusiasmo, non sono raccomandati e alcuni non sono iscritti ai sindacati – ha aggiunto il governatore -. Hanno capito che non voglio criminalizzare nessuno ma voglio stimolare quella stragrande maggioranza che ancora non rende a diventare quella che oggi e’ la minoranza”. Secondo il governatore, infatti, “oggi ci sono cinque-seimila dipendenti alla Regione che lavorano con grande impegno ed entusiasmo”.

 

E poi c’è l’emergenza Covid. “Con il cuore e la ragione, spero che entro qualche mese questa vicenda possa essere un triste ricordo” è l’auspicio del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ospite della prima puntata della 16esima edizione di Casa Minutella su BlogSicilia.it. “Sapevamo che il virus sarebbe tornato dopo il mese di maggio e giugno e, durante quei mesi, abbiamo elaborato strategie per le strutture ospedaliere. Abbiamo lavorato per avere la delega dal commissario Domenico Arcuri per intervenire negli ospedali e per migliorare i reparti Covid”, ha affermato Musumeci, che ha aggiunto: “Spero che l’incremento dei contagi si possa fermare a novembre ma da quello che colgo in giro, ho l’impressione che il contagio aumentera’. In Sicilia, pero’, non siamo ancora nella fase rossa ma possiamo non arrivarci se ognuno di noi fa il suo dovere”. Musumeci ha poi sottolineato che “le aziende hanno il dovere di seguire le disposizioni ma anche il diritto di portare a casa il pane per il titolare e i dipendenti. Dallo Stato, quindi, servono interventi concreti e possibilmente in tempi celeri. La Regione, in tal senso, mettera’ sul tavolo una somma di qualche migliaio di euro. Questo perche’ abbiamo immaginato che ci vuole non solo la capacita’ di sopportazione ma anche liquidita'”.   “Spero che l’incremento dei contagi si possa fermare a novembre, ma da quello che colgo in giro ho l’impressione che il contagio aumenterà. In Sicilia, però, non siamo ancora nella fase rossa ma possiamo non arrivarci se ognuno di noi fa il suo dovere” ha detto il governatore siciliano.