Musumeci a Pontida: “Nord senza Sud non va da nessuna parte”

“Nord e Sud hanno vocazioni e interessi diversi ma senza il Nord il Sud è sempre più isolato e senza il Sud il Nord non va da nessuna parte”. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci l’ha detto nel suo intervento dal palco di Pontida. “Il sistema Italia deve andare avanti. mentre noi ci dividiamo tra Nord e Sud – ha aggiunto – i padrini dell’Europa si dividono il continente”. Secondo Musumeci, bisogna “trovare le ragioni che ci uniscono non quelle che ci dividono” ed è quello che “sta facendo Matteo Salvini”.

“Musumeci dica chiaramente ai suoi elettori da che parte vuole stare, invece di sostare nel limbo dell’ambiguità. Sta con Forza Italia? Con la Lega? O con due piedi in una scarpa, visto che l’accozzaglia travestita da coalizione di Governo, con cui ha vinto le elezioni in Sicilia, si è sfaldata da tempo e non esiste più? Invece di fingere, Musumeci prenda atto che governa sulle sabbie mobili – attacca la capogruppo del M5S Valentina Zafarana.

Rincara la dose il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri. “Mentre in Sicilia governa con Forza Italia, Musumeci va al raduno della Lega. Solo il peggiore dei dorotei democristiani – afferma Cancelleri – potrebbe farlo: sono due cose incompatibili”. “Coerenza vorrebbe – aggiunge – che Forza Italia uscisse dal governo della Regione, ma ormai è fin troppo evidente che Micciché e soci preferiscono fare i raccattapalle di Musumeci”.

“La coalizione che ha sostenuto Nello Musumeci nella sua corsa vincente alla presidenza della Regione ha potuto contare sin dal primo momento sul sostegno della Lega. La sua presenza a Pontida, pertanto, rappresenta anzitutto un gesto di rispetto nei confronti di un alleato. Inoltre, considerando che la Lega ha assunto un ruolo centrale nel governo dell’Italia, portare al tavolo nazionale la questione meridionale è una mossa politica lungimirante da parte di Musumeci, il quale è andato a Pontida non certo con il cappello in mano bensì per rivendicare i diritti dei siciliani, finora troppo spesso considerati solo come un serbatoio di voti”.

Lo dichiara il capogruppo di DiventeràBellissima all’Ars, Alessandro Aricò, aggiungendo: “Noi siamo consapevoli che la nostra Regione dovrà essere strategica per gli equilibri dell’Europa nel Mediterraneo, mentre con le loro incomprensibili accuse il Pd e il M5S dimostrano di non stare certo dalla parte dei siciliani. Non è più tempo di campanilismo tra Nord e Sud: perché, come ha detto Musumeci, per tutelare i diritti dell’Italia contro i potentati d’Europa bisogna ora trovare la ragioni che ci uniscono invece di quelle che ci dividono”.

“Rispondere all’invito di un leader politico di un partito amico non vuol dire aderire a quel partito, ma semplicemente attestare una convergenza politica ed una volontà e capacità di dialogo all’interno di una coalizione. Così, la presenza del Governatore Musumeci a Pontida, come quella dei Governatori di Liguria e Molise, è stata espressione e conferma della condivisione politica dei programmi e dell’azione di governo lì dove il centro-destra guida le Regioni con Governatori non aderenti alla Lega. Il presidente Musumeci governa a capo di una coalizione di cui la Lega è sempre stata parte attiva e coerentemente propositiva, quindi nulla di cui stupirsi.”

Lo afferma Il deputato regionale della Lega Tony Rizzotto in merito alle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti del PD e del MoVimento 5 Stelle. Per il deputato leghista, “se c’è qualcuno che negli ultimi anni ha oltraggiato la Sicilia, questi è certamente chi, stando nello stesso partito dell’On. Miceli, ha governato portando la nostra regione allo stato di crisi in cui l’abbiamo ereditata pochi mesi fa”.

“La partecipazione di Musumeci al raduno di Pontida non mi ha stupito: la destra estrema del nostro Paese si sta riorganizzando e ognuno va dove ‘si sente a casa’”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD. “Una cosa invece mi stupisce – aggiunge – che ancora c’è chi, e fra questi anche Miccichè, forse fa finta di non vedere che è in corso una pericolosa deriva culturale e politica verso le forme più radicali della cultura della destra italiana. Chi si autoproclama populista lo fa per nascondere una deriva estremista.In questo contesto – prosegue Cracolici – il Movimento 5 Stelle corre il rischio di trovarsi presto in un cortocircuito: sostenere Salvini a Roma ed essere in contrapposizione a chi è sostenuto da Salvini in Sicilia. Non sarà facile superare questa contraddizione – conclude Cracolici – a meno che non aprano in tempo gli occhi e fermino, anche dalla Sicilia, quella che considero la deriva più minacciosa per l’Italia”.