Musumeci scrive a Roma: “Troppa burocrazia con i terremotati”

“Un decreto legge che dia risposte concrete alle famiglie terremotate e supporto tecnico-amministrativo agli uffici comunali”.

È la richiesta che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha messo nero su bianco in una lettera al sottosegretario per la Ricostruzione, Vito Crimi.

 “Pur non avendo la Regione alcuna diretta competenza con la fase di ricostruzione del post terremoto – scrive il governatore – sento il dovere di rappresentarLe lo stato di disagio che vivono ormai  da un mese e mezzo le Comunità siciliane colpite dal terremoto del dicembre  scorso. Serve con urgenza un decreto legge che dia risposte concrete sulle cose da fare nella fase post emergenziale per mettere ordine ad un caos burocratico affollato di carta, istanze, progetti, relazioni, circolari, ordinanze. Mentre il commissario delegato da Roma e i sindaci delle zone colpite sembrano vivere in una disarmante solitudine ed incertezza sulle scelte da compiere”.”Mi permetto di suggerire – aggiunge Musumeci – l’esigenza di inviare in loco, per almeno tre mesi,  un nutrito gruppi di tecnici professionisti allo scopo di fornire ogni attività di consulenza e di supporto amministrativo alle poche unità lavorative impegnate negli uffici comunali. Credo, infine, che non sfugga alla Sua attenzione, Signor Sottosegretario,  la necessità di sburocratizzare e semplificare in Italia le procedure legate alle calamità naturali per evitare che la gente si senta colpita due volte: la prima dalla natura, la seconda dalle istituzioni”.

“Mi consideri a disposizione per qualsiasi utile contributo – conclude il presidente della Regione Siciliana – al di là dell’impegno profuso nelle scorse settimane dalle strutture regionali, con la Protezione civile,  con   il Genio civile  e con la Sovrintendenza al Beni culturali nell’attività di verifica di agibilità e di messa in sicurezza”.