Nautica, centinaia di stranieri svernano a Marina di Ragusa

Sono centinaia i turisti stranieri che hanno scelto il Porto Turistico di Marina di Ragusa per passare l’inverno a bordo delle proprie imbarcazioni: arrivano da 17 nazioni differenti sparse in tutto il mondo. Le stime arrivano dall’omonima società per azioni che gestisce lo scalo ragusano. Secondo i vertici della Porto Turistico Marina di Ragusa Spa, anche quest’anno la struttura turistica siciliana è meta preferita di tantissimi viaggiatori di mare (oltre 200), molti dei quali, circa il 40%, è tornato dopo avervi soggiornato nei mesi invernali lo scorso anno. Hanno trovato un clima mite, una struttura sicura, economicamente conveniente e funzionale, e la bellezza dei luoghi del Sud Est siciliano. Ne è nato un passaparola via facebook e sms che ha portato tanti nuovi turisti a raggiungere Marina di Ragusa scegliendo di restare fino a maggio prossimo quando torneranno in mare verso nuove rotte. Ieri pomeriggio spontaneamente si sono ritrovati sul pontile centrale spinti dalla volontà organizzativa di una turista americana, Tracy Harler, che assieme alla sua famiglia è tornata in barca a Marina di Ragusa dalla South Carolina. E’ stato organizzato un “poltluck”, letteralmente pentola della fortuna, ovvero la possibilità di assaggiare il cibo che ciascun partecipante ha portato per offrirlo agli altri commensali. La “fortuna del piatto”, cioè un pasto con le pietanze che, in base alle diverse quantità, è possibile assaggiare. Un momento di condivisione che ieri pomeriggio, tra le suggestive luci del tramonto, ha fatto conoscere e incontrare i turisti stranieri e un nutrito gruppo di ragusani che hanno partecipato portando anche loro piatti da condividere. Tra polpettoni, insalate di pasta fredda, pietanze aromatizzate, frittate alla pancetta e buonissimi dolci, i turisti stranieri hanno condiviso la propria cucina e con essa anche le proprie tradizioni gastronomiche. Un incontro di sapori che si è trasformato in un incontro di culture diverse con la possibilità di chiacchierare, assaporare e soprattutto scambiarsi opinioni e perfino ricette. “Un primo incontro per conoscerci tutti insieme – dichiara Salvo Calà, direttore del porto – ma anche per salutare e dare il benvenuto ai tanti turisti stranieri che anche quest’anno hanno scelto il nostro porto turistico per passare l’inverno, catturati da una politica commerciale favorevole e dai tanti servizi che la nostra struttura, che è un porto hub, è in grado di fornire”. In tanti sono tornati con la volontà di passare l’inverno al centro del mar Mediterraneo, lungo i pontili del porto di Marina di Ragusa. “Il porto è sicuro, il posto è meraviglioso, l’isola è bellissima – dice Paul Carr che dall’Inghilterra è tornato per il secondo anno consecutivo al porto – La barca è la mia casa e i prossimi sei mesi invernali li passeremo qui. Ci siamo trovati bene e siamo tornati”. E dalla California è ritornato anche Annibale Orsi, il cui nome non nasconde le sue origini italiane (i nonni erano di Lucca): “La gente è accogliente, ci siamo trovati bene, ci sentiamo in famiglia”. L’organizzatrice del “potluck”, Tracy Harler è molto contenta per questa particolare festa del vicinato: “Ho cercato di coinvolgere tutti ed è andata bene. E’ l’occasione per stare insieme, scambiarci i piatti e le nostre culture differenti, socializzare”. Sul pontile anche alcuni italiani che hanno la barca al porto: “Ho la casa a Ragusa – spiega Eduardo Galletti – ma la mia vera casa è la barca, ci sto dal venerdì al lunedì. Con questa gente ci divide la lingua ma ci unisce assolutamente il mare e, questa volta, anche la tavola e il cibo. Questa è gente incredibile che ha navigato tantissimo, molti hanno davvero girato il mondo a bordo delle loro barche”. E la presenza di questi turisti è l’occasione anche per tanti giovani di incontrarsi e conoscersi. Il caso di Justin e Jusie Harler, figli di Tracy, che frequentano il liceo scientifico di Ragusa. Hanno conosciuto molti amici della loro età, alcuni erano ieri presenti. “E’ l’occasione per conoscere gente di altre nazioni e di aprirsi a nuove culture – dice Jacqueline Pantano, amica ragusana dei fratelli Harler – Viaggiano in ogni parte del mondo, hanno tantissimo da raccontare ed è un piacere poterli frequentare”. Justin e Jusie vanno a scuola in autobus la mattina. “Li ho conosciuti proprio sul bus – racconta un’altra amica ragusana Irma Sanna Passino – E’ stato naturale ritrovarsi a parlare, a confrontarci, a scambiare le proprie esperienze ma anche ad imparare l’inglese con facilità”. I due fratelli Harler sono molto felici di essere tornati a Marina di Ragusa: “Avevamo fatto tante amicizie – dicono – e ci ha colpito il porto, che è sicuro e costa meno di altre realtà. Inoltre ci hanno davvero incantato le vostre città vecchie piene di storia”.