Opere pubbliche, Geraci Siculo sceglie la strada del concorso

GERACI SICULO. Un protocollo d’intesa tra Ordine degli Architetti e il Comune di Geraci per fare del paese delle Madonie, tra i borghi più belli d’Italia, l’apripista in provincia di Palermo in fatto di concorso di idee e di uno sviluppo partecipato e innovativo. L’accordo è stato siglato qualche giorno fa e rappresenta il primo passo per l’avvio del bando vero e proprio che conterrà varie linee di azione in tema di disegno urbano, paesaggio e infrastrutture.

“I particolari saranno resi noti nel bando che sarà presentato entro fine mese”, dice il sindaco Bartolo Vienna. Intanto, un Comitato paritetico formato da quattro architetti – Mario Chiavetta e Franco Grimaldi, indicati dall’Ordine, il professore Giuseppe Antista e l’architetto Antonio Giovanni Minutella, indicati invece dall’amministrazione comunale – sta completando il documento sugli ambiti progettuali da mettere a concorso. Un percorso che sarà definito anche attraverso assemblee pubbliche e workshop. “Da sempre noi architetti – dice il presidente dell’Ordine, Franco Miceli – auspichiamo la strada dei concorsi per il raggiungimento della qualità dell’architettura. Una strada battuta da anni nel resto d’Europa e che nel nostro Paese e in Sicilia stenta a decollare. La giunta di Geraci Siculo ha accettato la sfida, sperando che altre amministrazioni la seguano per affermare il concorso quale scelta strategica prioritaria per la progettazione delle opere pubbliche”.

fotofirmaprotocollo-1

Il concorso si intitola “Geraci 2.0 – Una città in transizione” e le procedure (che saranno esplicate dal Comitato paritetico), “cadono” in un momento fondamentale per il Comune, alla vigilia del Programma Triennale delle Opere pubbliche 2016-2018 e della revisione del Prg. “Per questo diventa ancora più importante – aggiunge Vienna – avere un quadro su potenzialità e futuro del territorio attingendo a competenza, intelligenza, creatività e aprendo le porte a giovani talenti”.

 

Geraci Siculo è la città da cui si sviluppò il potere e la fama della famiglia Ventimiglia, arrivata qui da Genova con i Normanni e diventata in pochi anni la più potente delle Madonie e della costa settentrionale. Oggi, il borgo mantiene intatte molte tracce dell’epoca medievale e da anni lavora insieme agli altri comuni del comprensorio per fare sistema con la Città a rete Madonie – Termini Imerese. I tempi del concorso d’idee sono contingentati: entro fine settembre il bando, entro dicembre la selezione delle idee e la scelta dei progetti vincitori. Oltre ai premi (quattro mila euro per il progetto vincente di ogni linea di intervento) e agli incarichi che saranno conferiti, l’amministrazione si riserva di utilizzare altre proposte meritevoli. I progetti vincitori saranno scelti da una Commissione composta da esperti e rappresentanti istituzionali.