Palermo, 426 milioni per 4 linee del tram e per parcheggi di interscambio

Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato oggi un emendamento al Piano delle Opere pubbliche che permette di destinare complessivamente 426 milioni di euro provenienti da varie fonti per la realizzazione di quattro linee del tram del nuovo piano del sistema tranviario e dei relativi parcheggi di interscambio.

Si tratta del prolungamento della Linea 1 esistente dalla Stazione Centrale allo Stadio; il prolungamento della Linea 1 esistente, dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura; il prolungamento della Linea 4 esistente dal Ponte Calatafimi alla Stazione Centrale e da piazza De Gasperi alla Stazione Francia (interscambio con Passante ferroviario).

Duecento milioni circa derivano dal Patto per il Sud, cinquanta dalla Regione, specificamente per i parcheggi. La quota rimanente proviene da risorse liberate e dal co-finanziamento previsto da parte dei privati.

Il presidente della Commissione Urbanistica, accogliendo una richiesta delle opposizioni e con il parere favorevole della Giunta, ha ritirato un secondo emendamento per la dichiarazione di conformità urbanistica delle altre tre linee previste dal piano.

“Il ritiro di questo emendamento – ha dichiarato l’Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana, Emilio Arcurinon preclude la possibilità di partecipare entro il 31 dicembre al bando nazionale per ottenere gli ulteriori finanziamenti e per il quale predisporremo tutti i documenti necessari”.

Il Consiglio comunale – ha sottolineato il Sindaco, Leoluca Orlandoha confermato e fatto propria la scelta di promuovere e valorizzare il trasporto collettivo con i tram che in base al progetto già presentato alla città, costituirà l’asse portante della mobilità cittadina nei prossimi anni”.

LE REAZIONI

“Oggi in aula ho chiesto alla maggioranza, recependo le perplessità avanzante da diversi consiglieri di opposizione con in testa la consigliera Argiroffi, di ritirare l’emendamento di inserimento delle linee del tram nel piano triennale delle opere pubblico come gesto di rispetto politico per le nostre posizioni”. Queste le dichiarazioni del leader dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli. “Il nostro non è soltanto un atto di contrarietà alle nuove linee, espressa più volte nella nostra campagna elettorale con un piano alternativo e sostenibile di mobilità – precisa Ferrandelli – ma è un più complessivo ragionamento che inquadra ogni provvedimento di questa natura all’interno del Piano regolatore generale e al Piano urbano di mobilità sostenibile. Ringrazio il presidente della commissione Urbanistica e i componenti della maggioranza per aver dato seguito alla nostra richiesta. Siamo sicuri che durante le sedute future faremo valere le ragioni di chi come noi crede che possano essere individuare soluzioni di mobilità più economiche, meno invasive e sostenibili. Per noi quella odierna è una grande vittoria politica – conclude – ma sappiamo che il cammino ancora è impervio”.

“Il ritiro dell’emendamento sulle nuove linee tranviarie di Palermo che l’assessore all’urbanistica avrebbe voluto inserire nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche é una vittoria straordinaria del gruppo consiliare del M5S – scrivono sulla loro pagina Facebook i consiglieri grillini – È soprattutto una vittoria della buona amministrazione, del rispetto delle regole e, soprattutto, di una adeguata programmazione sullo sviluppo della città, che rimane l’unica garanzia alla qualità del risultato. Non si possono, infatti inserire interventi di questa portata che non siano stati previsti all’interno del Piano Regolatore Generale e il sistema tram non è, ad oggi, previsto nel Piano Regolatore Generale della città di Palermo. Non si può chiedere al consiglio comunale di operare una implicita variante al PRG e non si può chiedere allo stesso consiglio di approvare contemporaneamente il c. d. progetto preliminare, con un rigo e tutto questo quasi di nascosto. Sulla base di questi rilievi la maggioranza ha dovuto prendere atto della situazione e adeguarsi a quello che dovrebbe essere il modus agendi ordinario di una buona e sana amministrazione: prima si adotta la pianificazione generale e poi si realizzano i progetti specifichi delle singole opere ed interventi”.

“Il piano triennale delle opere pubbliche è lo specchio della condizione in cui versano i comuni di tutta Italia: poche risorse proprie, limitate capacità tecniche di progettazione, bassa riscossione dei tributi, difficoltà ad accendere nuovi mutui e un ritardo sostanziale nell’approvazione di atti di programmazione, dovuto per lo più proprio a queste condizioni – afferma il consigliere comunale Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 -. Non è un caso che la maggior parte di questo piano sia finanziato con fondi extra comunali ed è evidente che dobbiamo ricorrere immediatamente a nuove competenze tecniche mediante nuovi concorsi. Siamo rammaricati per il mancato inserimento delle ulteriori quattro nuove linee del tram – sottolinea Sala – ma l’amministrazione attiva e la maggioranza si impegneranno a inserirle nel Piano urbano della mobilità sostenibile, così da consentire alla città di partecipare al bando e di accedere ai
fondi. Le opere che saranno realizzate mediante finanza di progetto – conclude – colmano solo in parte le carenze finanziarie che ci impediscono, per esempio, di stanziare subito le somme per i ponti, i viadotti e altri intervento che dovranno trovare spazio nel prossimo bilancio”.

“L’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, modificato con alcuni emendamenti proposti dagli uffici, consente al Comune di Palermo di poter avviare subito alcuni importanti interventi, prevedendone altri già dal prossimo anno: dall’accordo quadro sul pronto intervento in scuole e asili alla pulizia dei canali di maltempo, dal restauro del Teatro Massimo al secondo forno crematorio ai Rotoli. Previste anche numerose opere pubbliche finanziate dal Patto per Palermo, voluto e sottoscritto dal governo del Pd, al contrario dell’attuale esecutivo Lega-M5s che dimostra anche questa volta di dimenticare il Sud e la Sicilia. La maggioranza in Aula ha acconsentito a ritirare l’emendamento sulle quattro linee di tram non finanziate dal Patto per Palermo nella certezza che queste saranno inserite subito nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, il che consentirà alla città di partecipare senza problemi al bando ministeriale per reperire i 400 milioni necessari. Il tram resta un’infrastruttura prioritaria per Palermo per ripensare la mobilità e rilanciare il centro. Il gruppo ringrazia inoltre il presidente della commissione Urbanistica, Giovanni Lo Cascio, per il lavoro svolto”. Lo dicono i consiglieri del Partito Democratico al consiglio comunale di Palermo Dario Chinnici, Rosario Arcoleo, Francesco Bertolino, Carlo Di Pisa e Giovanni Lo Cascio. 

“L’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche è un passaggio importante per giungere alla definizione del Bilancio di Previsione del 2018. Adesso è urgente approvare il bilancio al fine di dare risposte alla città e alle sue esigenze sociali – scrivono i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno -. Malgrado le difficoltà finanziarie, dovute ai continui tagli dei trasferimenti nazionali e regionali, attraverso il programma triennale si potrà continuare ad investire sul miglioramento della mobilità sostenibile, parcheggi, manutenzione e illuminazione della città. Oggi Palermo prosegue un percorso per valorizzare la rete del trasporto pubblico su ferro, investendo sulla mobilità sostenibile, e questa è una scelta centrale per la futura trasformazione della città. Purtroppo i tempi di approvazione dell’atto deliberativo hanno pregiudicato una seria programmazione degli interventi,  pertanto la riduzione delle opere pubbliche nel piano annuale è un atto di responsabilità, visto che i margini di tempo per impegnare le risorse sono stretti”.