Palermo capitale della cultura, Sabrina Ciprì: “Ecco come è nata l’idea del logo”

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Si chiama Sabrina Ciprì, ha 22 anni, è palermitana e allieva dell’Accademia di Belle arti e della cattedra di Design grafico guidata da Fausto Gristina. E’ lei che firma il logo
ufficiale di Palermo Capitale italiana della cultura 2018. Il logo è formato da quattro “p”: quattro sono i canti delle Teatro del sole, il cuore della città; quattro le lingue incise sulla stele conservata alla Zisa: arabo, ebraico, fenicio e greco.

“Questo logo è nato per caso – racconta – perché non c’erano molte basi. Avevo un’idea, questo sì, ho cercato di schematiozzarla il più possibile. Anche nella scelta dei colori, mi sono fatta guidare dall’istinto: volevo che chiunque li guardasse, potesse immaginare Palermo. Con il mare, le cupole, le luminarie della festa, il verde, i teatri”. ma Sabrina non si è immediatamente fidata del suo intuito e ha chiesto aiuto: “Ho mandato diverse email – racconta – con l’aiuto e i contatti della professoressa Cinzia Ferrara, a grafici internazionali in diverse parti del mondo, chiedendo aiuto. Mi hanno risposto tutti, dandomi consigli: ho scoperto così, per esempio, che la P nella lingua araba classica non esiste, e si usa la B, ovvero quella dell’antica Balarm. Altri hanno corretto sfumature, persino curve o punti. Ma su una cosa sono stati tutti d’accordo: è un logo dinamico, chi estrapola anche una sola lettera può comprendere subito0 l’essenza del messaggio”.

Ciprì sarà premiata con una borsa di studio di mille euro e uno stage da Gomez & Mortisia che si è aggiudicata la campagna di comunicazione per l’avvio di Palermo Capitale della cultura.